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Perché la Sampdoria non vale 100 milioni

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La valutazione del presidente Ferrero è fuori mercato: i debiti in aumento e necessari interventi a gennaio scoraggiano CalcioInvest

I motivi del ritiro di CalcioInvest dalla trattativa per l’acquisizione della Sampdoria sono legati alle mere questioni economiche. La squadra blucerchiata, affetta da crisi di risultati, sta perdendo valore e – a meno di un cambio repentino di marcia – sarà inevitabile un intervento importante sul mercato di riparazione. Questa prevedibile (e ingente) spesa ha spinto la cordata rappresentata da Gianluca Vialli a rivedere la sua valutazione iniziale.

Il valore attribuito da Massimo Ferrero alla Sampdoria (100 milioni di euro), come spiegato da Carlo Festa del Sole24Ore, è ampiamente fuori mercato. Le società di calcio – a esclusione di quelle di prima fascia – possono valutarsi in multipli o sul margine operativo (influenzato però dalle plusvalenze) o sul fatturato. Quello del club doriano si aggira intorno ai 60,8 milioni di euro (nel 2017) e moltiplicato per 1,4 si arriva proprio a un valore d’impresa intorno agli 85 milioni di euro, debiti inclusi. Inoltre dopo la seconda due diligence anche la posizione debitoria del club doriano sarebbe mutata: dai 30 milioni di euro iniziali si sarebbe incrementata fino a 50 milioni di euro. 

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