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Piano ristrutturazione Sampdoria: la reazione dei creditori. Le prime repliche

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Il piano di ristrutturazione, così come presentato dalla Sampdoria, non convince i fornitori. Le prime repliche negative

Che il piano di ristrutturazione, così come presentato dal CdA della Sampdoria ai fornitori, non avrebbe incontrato il parere positivo di molte aziende era perfettamente comprensibile e messo in conto. Fondamentale, per poter arrivare all’omologa del Tribunale, è che – al netto dei contrari – si arrivi a sottoscrivere un accordo con almeno chi detiene il 60% dei crediti per poter estendere il piano a tutti.

I fornitori, davanti alla proposta di un piano di rientro tra il 35-45%, hanno iniziato a contattarsi tra di loro coinvolgendo i rispettivi legali. Non si tratta semplicemente di accettare o meno una ristrutturazione in perdita, ma decidere di esporsi a loro volta al rischio di chiudere i battenti o essere costretti a tagli del personale. Il partito dei contrari è allargato anche la categoria agenti, che ha dato le prime risposte tiepide. In generale non è piaciuta la tempistica: solo cinque giorni per prendere una decisione non facile con il fine settimana in mezzo.

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