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Più soldi dai diritti tv: approvata in Lega la nuova spartizione

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Nuova suddivisione dei diritti tv approvata in Lega: una riforma che dovrebbe venire incontro alle realtà medio-piccole del campionato

L’assemblea tenutasi in Lega ieri pomeriggio – e alla quale ha partecipato il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, sfuggendo all’incontro con Gianluca Vialli – ha prodotto una nuova spartizione dei diritti televisivi fra le venti squadre di Serie A. La riforma della legge Melandri voluta dall’ex ministro dello sport Luca Lotti è stata approvata quasi all’unanimità dalle società della massima divisione italiana, un cambiamento che permetterà una spartizione più equa dei proventi televisivi.

Vediamo dunque le nuove percentuali di suddivisione dei ricavi: come spiega La Gazzetta dello Sport, il 50% dei soldi sarà diviso in parti uguali fra tutte le squadre. Un 30% verrà invece assegnato in base ai risultati sportivi – 15% ultima stagione, 10% ultimi cinque campionati, 5% risultati storici -, mentre il restante 20% sarà calcolato in base al bacino d’utenza della squadra – 8% audience tv, 12% spettatori paganti allo stadio. Il nuovo accordo dovrebbe dunque prevedere introiti maggiori per le società medio-piccole, penalizzate in passato da una spartizione che premiava soprattutto le grandi squadre, aumentando il divario di potenzialità economiche fra le prime e le ultime del campionato. Sulla base di questo modello, pensato sulla base di quello utilizzato in Premier League – dove ci sono differenze minime fra i ricavi televisivi del Manchester City e quelli, per esempio, del Crystal Palace – si dovrebbe dunque giungere a una migliore distribuzione del denaro e, di conseguenza, a una competitività interna più alta.

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