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Plusvalenze sospette, parla l’avvocato: «Assolutamente legali. Vi spiego»

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Plusvalenze sospette, parla l’avvocato Cesare di Cintio: strumenti legali, vanno distinte quelle reali da quelle fittizie

Cesare di Cintio è stato intervistato da Tuttosport. L’avvocato ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tema plusvalenze. L’indagine Prisma coinvolge indirettamente anche la Sampdoria per i rapporti con la Juventus e la cessione del portiere Emil Audero.

PLUSVALENZE – «È assolutamente legale: siamo di fronte a una società di natura sportiva, ma anche commerciale, finalizzate a ottenere profitto. I proventi di un club non derivano soltanto dai giocatori, ma da una serie di voci – diritti tv, ricavi da stadio, sponsor e merchandising – che determinano il valore del club».

ATALANTA – «Prendiamo come esempio l’Atalanta. Club virtuosissimo, bravo nell’individuare giocatori presi a poco prezzo e rivenduti a cifre importanti, ma pure capace di generare profitto da attività commerciali e legate allo stadio».

DISTINGUERE PLUSVALENZE REALI DA FITTIZIE – «È complicatissimo. Precisiamo subito che l’atto ricevuto dai dirigente della Juventus, l’avviso di garanzia, non significa colpevolezza, ma semplicemente che la Procura sta indagando. In un genere un’indagine resta segreta fino alla conclusione, ma se gli inquirenti hanno bisogno di acquisire documenti, con un atto di perquisizione, o svolgere un interrogatorio, allora devono comunicare alle parti interessate l’indagine in corso e inviare l’avviso di garanzia. Non per forza l’inchiesta deve sfociare in un rinvio a giudizio, al termine dell’indagine la procura può anche decidere per l’archiviazione se non ha prove».

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