Pozzi: «I tifosi della Sampdoria straordinari da sempre. Ho un sogno...»
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Pozzi: «Tifosi della Sampdoria straordinari da sempre. Ho un sogno»

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Nicola Pozzi, ex attaccante della Sampdoria, ha speso parole di affetto per i tifosi blucerchiati. E ha un sogno nel cassetto

Nicola Pozzi, ex attaccante della Sampdoria, ha speso parole di affetto per i tifosi blucerchiati. Ai microfoni di Frequenze Blucerchiate su Radio Music for Peace, Pozzi ha rivelato anche il suo sogno del cassetto.

FUTURO ALLENATORE«L’intenzione è allenare. Ho iniziato dall’Eccellenza, facendo la gavetta. Categorie complicate, ma idonee a farsi le ossa. Ora comincio a capire tante dinamiche: fare l’allenatore è una delle cose più complicate, ma mi ha acceso il fuoco dentro. È quello che vorrei fare in futuro. L’indirizzo ora è quello, la passione è tanta e sono partito con questa nuova avventura».

LA MIA RETROCESSIONE«L’origine è l’anno ancora prima, c’ero anche nell’anno della qualificazione in Champions con quella magnifica festa in via XX settembre. L’annata successiva è un qualcosa che difficilmente spiegabile, al netto dei fatti con tanta fatica l’anno successivo abbiamo chiuso quella ferita e quel debito con i tifosi della Sampdoria e l’ambiente. Quindi è stato un anno molto complicato in Serie B e tramite i playoff siamo riusciti a tornare in A».

TIFOSI SAMPDORIA«Sono stato abbastanza zitto in questo periodo, l’annata è stata complicata. Sappiamo cosa è successo dentro e fuori dal campo. Ora dopo la tempesta sembra arrivare il sereno. Abbiamo scampato qualcosa di disastroso. L’idea che la Sampdoria potesse ripartire dai dilettanti era una coltellata. Ho sentito tanta gente che si è riempita la bocca. Ho sentito tanta retorica in questo periodo sui tifosi della Sampdoria. Solo oggi sento dire quanto sono straordinari. Io li conosco i tifosi della Sampdoria. Sono questo. Se oggi è stata acquistata è anche per quello che hanno fatto i tifosi. Sono loro ad aver dato una spinta importante. Hanno continuato a cantare. Per me non è niente di straordinario, è la normalità per la Sampdoria. Tutta l’Italia si è riempita la bocca, ma chi conosce la Sampdoria e chi ha vissuto questo ambiente non si è meravigliato di questo: i tifosi della Sampdoria sono questi. I tifosi della Sampdoria sono sempre stati straordinari, l’Italia lo scopre adesso. Adesso ripartiamo con un nuovo progetto e speriamo che in futuro non capiti più una cosa del genere che è inaccettabile. Nel 2023 non è più accettabile trovarsi in una situazione del genere».

STRAORDINARI DA SEMPRE«Quello che ha fatto la tifoseria della Sampdoria è stato straordinario. Ha tenuto in vita la speranza che arrivasse qualcuno a comprare il club. In questi mesi ho sentito elogi che mi fanno sorridere, tanta gente si è riempita la bocca ma fino a poco prima dove erano tutti. Chi ha reso la cosa straordinaria è perché non conosce e non sa nulla di quello che è la Sampdoria».

MANFREDI-RADRIZZANI«Chiunque ha a cuore la Sampdoria si augura che il nuovo percorso sia serio. Non li conosco personalmente, ma come tutti da quello che si è visto fare loro al Leeds. Ora lasciamo parlare il campo. Speriamo che possano dare quella solidità che si merita la Sampdoria, con una programmazione importante, che faccia dimenticare e non ripetere questi mesi passati. Gli auguro buon lavoro».

RICORDI«Ho veramente tanti ricordi: primo gol a Udine, le quattro partite vinte di fila, lo 0-0 con le manette di Mourinho, da lì abbiamo vinto contro l’Atalanta, Lazio, Siena, l’arrivo fino al quarto porto. Il problema con Cassano mi fece tornare titolare, poi è rientrato Antonio e ci ha dato una mano a restare in zona Champions. Il rigore a Bari che nessuno voleva tirare, un rigore che ho sentito sulle spalle. Nella stagione della retrocessione ho fatto di tutto per rientrare e comunque ho cercato di prendermi delle responsabilità, ora se ci penso ci fu tantissima tensione».

FUTURO ALLA SAMPDORIA«Non faccio il direttore sportivo, per cui non consiglio giocatori. Ora faro le mie esperienze, ma un giorno vorrei allenare la Sampdoria. Sarebbe per me straordinario, ma sognare non costa nulla. Non ho giocatori da consigliare, ma farò tanto in panchina con questo sogno nel cassetto. Salvo imprevisti sarò alla festa degli Ultras».

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