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Quagliarella e la maledizione Lazio (da sfatare)

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Domenica c’è Lazio-Samp, ma Fabio Quagliarella ha la media-gol più bassa in carriera contro i biancocelesti: il focus

I destini blucerchiati sembrano ruotare intorno a lui, l’uomo della rinascita. L’uomo che fino a febbraio sembrava in difficoltà e poi ha trovato nuova lucidità atletica e tecnica. Fabio Quagliarella è a oggi l’unico ad aver giocato tutte le gare di campionato con la maglia della Sampdoria e un motivo deve esserci, probabilmente lo stesso che ha costretto Ante Budimir a tre mesi di naftalina (prima di esser rispolverato contro il Torino per emergenza, vista l’assenza di Muriel e l’infortunio di Schick). Giunto a otto reti in campionato e superato per prolificità dai suoi compagni più giovani, la punta del Doria è stato comunque fondamentale per gli equilibri tattici di Giampaolo, che l’apprezza e l’aveva fatto esordire in A ad Ascoli nel 2005-06. Ma adesso servono i suoi gol, sicuramente almeno per domenica. Il problema è l’avversario: insieme a Roma (tre reti in 22 gare) e Palermo (tre in 21!), la Lazio è una delle bestie nere del 27 blucerchiato. Ma se quest’anno Quagliarella ha timbrato il cartellino contro giallorossi e rosanero, diversa è la questione per l’altra squadra di Roma: la punta, infatti, non segna contro la Lazio dal 3-1 in esterna del 9 maggio 2009, quando ancora vestiva la maglia dell’Udinese. Appena tre i gol segnati in 21 match contro i biancocelesti: il primo fu proprio in maglia blucerchiata, con la rete che aprì il 2-0 in favore del Doria il 25 ottobre 2006.

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