SN24 - Rincon: «Tanta sfiga ma vogliamo salvarci. Grazie a Cincotta sono di nuovo la vera Yoreli»
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SN24 – Rincon: «Tanta sfiga ma vogliamo salvarci. Grazie a Cincotta sono di nuovo la vera Yoreli»

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Esclusiva SampNews24 – Yoreli Rincon, fantasista della Sampdoria Women, fa il punto della situazione in vista della fase finale di Serie A Femminile

La Sampdoria Women sta attraversando un momento complicato tra l’esonero di Antonio Cincotta e una classifica deficitaria che rende più complesso il cammino verso la salvezza. In vista dell’inizio della poule salvezza, la redazione di sampnews24.com ha fatto il punto della situazione con Yoreli Rincon, uno degli elementi più preziosi della formazione blucerchiata.

CRISI – «È difficile dire quale sia il problema. Abbiamo iniziato bene, facendo una bella preparazione. Ma il calcio è così: un giorno vinci e stai bene, l’altro giorno perdi. Giorno dopo giorno la condizione mentale stava andando sempre più giù, non riuscivamo ad alzare la testa. Anche se facevamo delle belle prestazioni, alla fine il risultato era negativo. Ma non si può solo parlare degli aspetti negativi, adesso arriva il momento più importante per noi. Dobbiamo allenarci bene durante i playout e cercare di salvare la squadra».

KO CON LA ROMA – «Abbiamo disputato una grande partita contro la Roma, ma alla fine abbiamo avuto un po’ di sfiga. Purtroppo non riusciamo a portare a casa punti anche se facciamo meglio delle altre squadre. Questa partita comunque ci ha aiutato perché le ragazze hanno tenuto alta la testa per tutti i novanta minuti, anche fisicamente. È questo l’aspetto che vogliamo coltivare in vista delle prossime partite».

SALVEZZA – «Tutte le squadre si allenano per salvarsi e andare al 100%. È una bugia dire che abbiamo qualcosa in più o in meno delle nostre rivali, in questo momento iniziamo tutti da zero e vediamo chi commetterà meno errori. Più si è attenti e si gioca al massimo, più si hanno possibilità di salvezza. Il cuore giocherà un ruolo chiave, sarà l’aspetto fondamentale per salvarsi».

CINCOTTA – «A Cincotta devo molto, l’ho detto anche lui. Mi ha fatto sorridere di nuovo in campo, mi ha permesso di essere felice con la palla tra i piedi. Mi ha fatto essere la Rincon di due anni fa, in un’altra squadra qui in Italia mi avevano impedito di esserlo. Quando sono arrivata alla Sampdoria ho iniziato a lavorare con Cincotta e mi ha fatto vedere quello che vedevo in Yoreli quando ero una bambina. È questo ciò che mi rimarrà nel cuore e nella testa».

LEADERSHIP – «Gioco una parte importante sul campo e nello spogliatoio, sono quella che deve riuscire a dare un sorriso alle compagne anche se io stessa sto male. È importante quello, ogni giorno mi sveglio con il pensiero di dover fare del bene per le ragazze. La mia esperienza, unità alla maturità che ho coltivato in altre squadre, servirà ad aiutare la squadra. È un’occasione importante per me».

POCHI GOL – «In tutto il campionato non abbiamo mai avuto la squadra al completo. Quando non c’era Tarenzi, l’attaccante ero io. E quando c’era Tarenzi, mancavamo io e Gago. Durante ogni partita, contro squadre al completo tra titolari e riserve, noi avevamo almeno quattro o cinque infortunate. Bonfantini? Ci aiuterà, anche se da quando è arrivata io sono sempre stata infortunata. Ho saltato le ultime quattro partite, ma ora sto percorrendo l’ultimo pezzo e sono pronta a tornare».

COLOMBIA – «Non è questione di calcio. L’anno scorso, a fine campionato, sono stata la miglior assist man, ne ho fatti dieci. Ho fatto un gran campionato, ma la mia situazione è diversa. Nel calcio non ti puoi fermare davanti a un club o una Federazione a litigare con le tue compagne, perché alla fine le compagne ti lasciano da sole quando ottengono ciò che vogliono. In qualsiasi lavoro, non solo nel calcio. Tu cresci volendo le tue cose… Io ho sbagliato perché ho litigato per l’intera nazione, e sono stata abbandonata. E niente, loro giocano. Ma io sono felice perché andranno al Mondiale, hanno l’appoggio che volevano due o tre anni fa, economicamente stanno meglio. Io posso solo tifare per la mia Nazionale, sono colombiana e mi auguro che facciano sempre del loro meglio».

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