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Romei non ha segreti: «La verità su stadio, Pradè e Pecini»

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Il braccio destro del presidente Ferrero scopre le carte e affronta i temi più caldi del momento in casa Sampdoria

La Sampdoria sta vivendo con molta intensità le prime settimane dalla fine del campionato. Il calciomercato è attualmente l’argomento principale, ma anche i temi riguardanti il bilancio, i diritti tv, lo stadio “Ferraris” e il futuro di Daniele Pradè e Riccardo Pecini sono di fondamentale importanza in vista della prossima stagione. A chiarire ogni questione è l’avvocato Antonio Romei: «Siamo in attesa della aggiudicazione della trattativa privata per i diritti televisivi. Complessivamente potremmo incassare una decina di milioni in più. Dobbiamo certamente fare di più sulla parte commerciale e su quella dei ricavi legati allo stadio. Lì siamo indietro rispetto ai nostri competitor. Siamo in attesa che venga completata la perizia dell’Agenzia del Territorio sul Ferraris, ormai manca poco. Poi ci incontreremo nuovamente con il Comune. Stiamo studiando e valutando insieme al Genoa cosa si può già fare in vista della prossima stagione. In realtà non molto, ma qualcosina sì: proseguire con il rifacimento dei bagni, migliorare il servizio bar e magari iniziare ad installare qualche Sky Box per vedere l’effetto che fa. La Samp poi sta ricevendo poco dalle realtà imprenditoriali genovesi e liguri. Ci farebbe piacere avere una maggiore collaborazione dalla parte produttiva della città».

«I tifosi devono comprendere che più spendono della squadra e più hanno la possibilità che si rafforzi. Il presidente Ferrero quando c’è da investire non si tira indietro. I tifosi questo lo hanno constatato, investimenti in strutture e giocatori sono sotto gli occhi di tutti. Le strutture sono importanti, secondo me alcuni giocatori negli anni scorsi non hanno scelto la Samp proprio a causa di alcune carenze infrastrutturali. Quanto alla squadra, durante la proprietà della Ferrero a livello di ammortamento il valore della rosa è aumentato di 20 milioni. Nel 2017 abbiamo concluso operazioni in entrata e in uscita per 140 milioni di euro circa. Le commissioni, per i trasferimenti più quelle sugli ingaggi, sono tra il 3 e il 5%. La Samp non ha debiti con le banche e a differenza di altre società non sconta in anticipo i ricavi da diritti televisivi». Sull’addio dei due dirigenti: «Ogni decisione finale spetta e spetterà sempre al presidente Ferrero. Pecini si è preso una pausa di riflessione. Ha ancora due anni di contratto e ogni decisione dovrà essere condivisa. Come per Pradè, anche se lui è in scadenza. I rapporti con entrambi sono ottimi. Penso che il ciclo della proprietà Ferrero sia assolutamente positivo. Anche l’ultima stagione la valuto positivamente anche se magari non tutti saranno d’accordo. L’obiettivo di partenza era quello di patrimonializzare la Sampdoria e la nuova proprietà ci è riuscita. Aumentarne il valore per portarlo il più vicino possibile a ridosso delle big – conclude Romei al Secolo XIX – dove deve stare».

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