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Cessione Salernitana, nessun caso: il trust della Sampdoria è diverso

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Cessione Salernitana, non esiste nessun caso su cui la FIGC debba riflettere: il presupposto del trust di Lotito è diverso da quello della Sampdoria

Sgomberiamo il campo dai fraintendimenti: quando si parla di trust si parla di uno strumento che può assumere forme e connotati diversi per sua natura giuridica. Il perno attorno a cui ruota la disciplina del trust è l’assoggettamento di un bene al soddisfacimento di uno scopo. Nel caso di Salernitana e Sampdoria lo scopo è la cessione del club, ma si parte da due presupposti diversi.

Sostenere che “se la Sampdoria è dentro un trust e può iscriversi alla Serie A, allora anche la Salernitana può farlo” è oggettivamente sbagliato. La Sampdoria non deve la sua “vita” all’essere stata posta dentro a un trust, nel caso di specie il suo inserimento è dato dal coinvolgimento del club doriano nei piani di rientro di Eleven Finance e Farvem. Massimo Ferrero è a capo di un unico club e non vi è alcun conflitto di interessi. Diverso è il trust di Claudio Lotito. La Salernitana deve la sua vita in Serie A proprio all’essere posta dentro il trust, diversamente dovrebbe rinunciare a partecipare alla massima competizione italiana per la presenza della Lazio che fa riferimento allo stesso patron.

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