Sampdoria, la rivoluzione in estate e quella messa in atto a gennaio: i nomi di Accardi che non sono riusciti a salvare il club dalla C

Sampdoria, in fase di calciomercato Accardi ha rivoluzionato tutto non riuscendo però ad allestire una squadra competitiva

Una girandola di nomi infinita. A fine stagione e con una Sampdoria ormai retrocessa in Serie C si può iniziare a tirare le somme per quanto riguarda le due sessioni, estiva ed invernale, fatte dall’ex DS Pietro Accardi. Ed il giudizio non può che essere negativo. Forse ci si è affidati a troppi giocatori Acerbi e non adatti ancora per età ed inesperienza come Vulikic, Riccio, Sekulov, Abiuso, che avevano sicuramente bisogno di calciatori più esperti a fare da chioccia.

Dei tre calciatori arrivati dal Como che l’anno scorso in B aveva dominato, si è salvato solo Ghidotti che è sempre stato protagonista di gare superlative ma che è stato sfortunato con gli infortuni che gli hanno fatto finire prematuramente la stagione. Totalmente anonimi ed involuti Bellemo e Ioannou.

Massimo Coda il suo lo ha fatto con 8 gol, spesso inventati dal nulla da vero bomber, e nel suo caso si vede come abbia sofferto il fatto che la squadra non lo aiutasse e girasse troppo male. Tutino è stato sforutnato per la frattura del malleolo che gli ha fatto finire la stagione a gennaio, ma nei primi 5 mesi non è stato sicuramente sui livelli visti a Cosenza.

Per non parlare del mercato di gennaio, con giocatori come Sibilli, Niang, Oudin e Beruatto che hanno sicuramente fatto il loro ed avuto qualche guizzo come le gare con Modena per Sibilli e Cosenza e Reggiana per Niang ed Oudin, ma per il resto anche loro spesso anonimi. A salvarsi del mercato di gennaio è solo Cragno.