Sampdoria, la squadra blucerchiata di Gregucci ora ha bisogno di continuità: tutti i precedenti da evitare

Sampdoria, la squadra guidata da Angelo Gregucci e Salvatore Foti (dopo il successo con la Carrarese) deve trovare continuità per salvarsi

A Genova ha aperto il Winter Park, ma la Sampdoria sembra proprio preferire non salire sull’ottovolante. Metaforicamente, il club blucerchiato ha vissuto gli ultimi otto mesi proprio su queste montagne russe: ogni vittoria significativa è stata puntualmente seguita da una cocente delusione.

Una dinamica che sta impedendo al Doria di trovare la stabilità necessaria per un campionato di vertice.

L’illusione Semplici-Mancini e il brusco risveglio

Il primo lampante esempio di questa discontinuità risale alla primavera scorsa. Il 12 aprile, la vittoria per 1-0 contro il Cittadella (gol dell’attaccante Sibilli) al Ferraris, pieno e ruggente, alimentò l’operazione “Sampdoria ai sampdoriani”.

L’arrivo in panchina di Alberico Evani con Attilio Lombardo come vice, e Andrea Mancini come DS, generò un’ondata di inatteso ottimismo.

Tuttavia, il risveglio fu brusco. La successiva sconfitta di misura allo Stadio dei Marmi contro la Carrarese, con l’ex Torregrossa a decidere la sfida, vanificò l’entusiasmo. Due pareggi successivi (con Cremonese e Catanzaro) precedettero un’altra illusione: il 9 maggio, la vittoria per 1-0 sulla Salernitana a Marassi, con la rete del centrocampista Meulensteen, che sembrava mettere al sicuro il Doria.

Invece, all’ultima giornata, un pareggio senza reti contro la Juve Stabia sul sintetico costò la retrocessione ai liguri.

La discontinuità prosegue: da Donati a Foti

L’avventura del tecnico Massimo Donati è iniziata con la stessa altalena emotiva. Dopo un avvio tribolato, la prima vittoria è stata schiacciante: un 4-1 sul Pescara, con lo show del talentuoso fantasista Pafundi e del bomber Coda.

Ma l’ennesima presunta svolta si è spenta poco dopo a Chiavari, di nuovo sul sintetico. Contro la Virtus Entella è maturato un pesante 3-1 che ha segnato una data storica per i padroni di casa e costato la panchina a Donati.

L’avvento di Angelo Gregucci e Salvatore Foti non ha cambiato la musica. La vittoria del 24 novembre contro la Juve Stabia è stata smentita pochi giorni dopo dal tonfo nel derby ligure contro lo Spezia (1-0, gol di Artistico). L’ultimo episodio è il rocambolesco 3-2 casalingo contro la Carrarese, che ha riportato entusiasmo, testimoniato dal karaoke improvvisato in auto da Foti stesso.

Adesso, però, l’imperativo per la Sampdoria è uno solo: ottenere un secondo risultato positivo consecutivo contro l’ostico Palermo per consolidare la posizione e scendere, finalmente, da quell’estenuante ottovolante.

LEGGI ANCHE: Calciomercato Sampdoria, Fredberg pensa ad un giocatore del campionato svedese: ecco chi è