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Sampdoria-Juventus, le pagelle: Caprari delizia, Ramirez poco ispirato

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Le pagelle di Sampdoria-Juventus: buona prova della difesa, che tiene botta su Kean e Dybala, sottotono Ramirez

SAMPDORIA-JUVENTUS: IL TABELLINO
SAMPDORIA-JUVENTUS: GLI HIGHLIGHTS

Rafael 6 – Nuovo test da titolare dopo il match giocato a Verona e non privo di ingenuità. Si fa trovare pronto su Bentancur alla mezz’ora – fuorigioco poi fischiato all’uruguaiano – con una bella parata a mano aperta, palleggia con i difensori senza prendersi rischi eccessivi. Incolpevole sul gol di Kean, con il pallone che gli passa sotto le gambe nel tentativo di coprire il più possibile lo specchio della porta, ma il guardalinee annulla il gol per offside.

Bereszysnki 6,5 – Inizialmente, complice una spinta maggiore dalla Juventus sulla sinistra, il polacco si trova più libero di attaccare e di sostenere le folate offensive doriane, rischiando pochissimo in fase difensiva. Con il cambio di fascia fra Cuadrado e Pereira, arrivato intorno alla mezz’ora del primo tempo, il numero 24 rimane invece più bloccato nella propria metà campo per tenere la guardia alta sul colombiano.

Ferrari 6,5 – Ancora titolare in questo finale di campionato, l’ex Bologna deve vedersela con Kean, sempre pronto a scattare sul filo del fuorigioco. Il numero 25 si disimpegna bene, lavorando di anticipo e di fisico sul giovane centravanti juventino.

Colley 6,5 – Partita senza macchie per il gambiano che finalmente, complice la spinta offensiva non certo trascendentale dei bianconeri, sembra tornare la roccia quasi insuperabile ammirata a metà campionato. Insuperabile sui palloni alti e sempre ottimo senso della posizione.

Sala 6 – Torna sulla sinistra, zona di campo nella quale Giampaolo lo aveva già provato diverse volte, e deve vedersela con un cliente difficile ed esplosivo come Cuadrado. Rischia un po’ verso fine primo tempo, quando non ha la giusta reattività per allontanare di prima un pallone che, dopo il suo controllo difettoso, sbatte su Dybala che calcia alto da due passi. Per il resto non demerita.

Barreto 6,5 – Il paraguaiano ritrova una maglia da titolare dopo il lunghissimo infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per molti mesi. Chiaramente non può avere il ritmo partita, ma corsa e abnegazione non mancano mai, insieme alle tante chiusure intelligenti. Un recupero che fa ben sperare anche in vista della prossima stagione (dal 24′ s.t. Vieira 6 – Si posiziona sulla sua mattonella, quella di centrale, dirottando Praet sulla destra. Smista tanti palloni sulla trequarti bianconera e dà prova delle sue qualità tecniche con una sforbiciata che termina di poco a lato. Sarà uno degli elementi da cui ripartire – magari con minutaggio maggiore – la prossima stagione).

Praet 6,5 – Giampaolo si toglie lo sfizio di schierarlo nella posizione che da sempre individua come ideale per il belga, quella di regista. Il numero 10 si cala bene nella nuova posizione, rendendosi immediatamente protagonista di due interventi difensivi da vero e proprio frangiflutti davanti alla difesa e contribuendo alla costruzione della manovra dal basso. Bene anche quando si sposta sulla destra, dove riesce a mettere in evidenza le sue doti offensive.

Linetty 6 – I suoi compiti primari sono quelli di aiutare Sala su Cuadrado in fase di non possesso e di avviare le ripartenze, che nel primo tempo nascono soprattutto sulla sinistra dai palloni recuperati in difesa. Generoso come sempre, ma da qualche partita a questa parte sembrano mancargli un po’ il mordente e la cattiveria agonistica che ne hanno fatto uno degli imprescindibili di Giampaolo.

Ramirez 5,5 – Rispetto alle precedenti uscite, tutte giocate sottotono, inizialmente l’ex Middlesbrough sembra essere più dentro al match: gioca il pallone con i compagni e si sacrifica in fase difensiva, non risultando perlomeno indisponente come a volte gli capita. Due conclusioni verso la porta nella prima frazione, entrambe impecise, pesca bene Quagliarella in quella che è l’unica occasione della Samp nel primo tempo. Partita senza infamia e senza lode, nella quale l’uruguaiano non appare comunque ispirato (dal 13′ s.t. Caprari 7 – Si posiziona ancora sulla trequarti, come a Verona, per tentare di trovare il guizzo per mandare in porta Quagliarella, ma la partita lo porta ad abbassarsi molto per cercare il pallone, riducendo così il suo impatto in zona offensiva. Si guadagna la punizione che poi trasforma in un vero e proprio capolavoro, con il pallone che si spegne nel sette).

Defrel 7 – Non ha molta libertà di movimento, prova a venire incontro al pallone e a giocare di sponda per i compagni, ma spesso i suoi appoggi risultano imprecisi. Non una delle sue giornate migliori per quanto riguarda la fase offensiva, ma riesce a rendersi comunque prezioso per la squadra con continui ripiegamenti in zona difensiva. A fine partita trova il destro sporco che sorprende Pinsoglio, il giusto premio per una partita generosa e per una stagione che, pur tra alti e bassi, può considerarsi positiva.

Quagliarella 6 – La sua fame di gol lo porta a lottare su ogni pallone e ad arrabbiarsi con i compagni se mal servito, come se si trattasse di una finale. Caceres e Rugani non gli danno possibilità di guardare spesso la porta, lui ci prova con una semirovesciata che termina a lato. Nella ripresa le occasioni latitano ancora, con i compagni che non riescono a trovare il modo di armare il suo destro. Esce fra gli applausi scroscianti del proprio pubblico (dal 33′ s.t. Gabbiadini 6 – Si piazza a centro area, in un ruolo non propriamente suo, e cerca di dar fastidio a Bonucci e Rugani. Serve a Defrel l’assist per il gol dell’1-0).

JUVENTUS (4-4-2): Pinsoglio 5,5; Caceres 6,5, Rugani 5,5, Chiellini 6,5 (dal 20′ s.t. Bonucci 6), De Sciglio 6; Cuadrado 6, Bentancur 6, Emre Can 5,5 (dal 14′ s.t. Portanova 6,5), Pereira 5 (dal 30′ s.t. Nicolussi Caviglia 6); Dybala 5, Kean 6

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