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Giampaolo sprona la Samp: «Voglio rabbia»

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La conferenza stampa di Giampaolo alla vigilia di Sampdoria-Napoli: le insidie che presenta il match e la situazione della squadra blucerchiata

Siamo arrivati alla vigilia di Sampdoria-Napoli, ultima partita tra le mura del “Ferraris” di questo campionato. Nella consueta conferenza stampa, il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo affronta i temi principali che riguardano la sfida: «Innanzitutto sarà l’occasione per salutare il nostro pubblico che per tutta la stagione è stato il dodicesimo uomo in campo, una risorsa importante. Giocheremo contro la squadra che ha saputo andare oltre i confini nazionali per la bellezza del suo calcio, per la qualità della proposta: sarà anche l’occasione per sfidare quelli che esteticamente e tecnicamente hanno prodotto il calcio più bello. Purtroppo non sono riusciti a vincere lo scudetto, ma hanno prodotto il calcio migliore. Il Napoli ha giocato un calcio spettacolare fatto di idee, proposte, mai rinunciatario: la Sampdoria ha cercato di fare la stessa cosa nelle idee, producendo un calcio non attendista. Tutto si può dire tranne che la Sampdoria sia stata rinunciataria. Il futuro? L’unico presidente che mi chiama è Ferrero, l’unica telefonata per andare a Napoli l’ho ricevuta per ritirare un premio. Il Napoli è ad un punto dal suo record in Serie A, conoscendo Maurizio so che verrà a giocarsela per vincere: mi aspetto il solito Napoli, sono sicuro che si presenterà a Marassi per fare la sua partita e vincere. Noi siamo chiamati a misurarci con quelli che calcisticamente sono la squadra migliore».

«Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo, dobbiamo mettere in campo tutte le risorse a disposizione. Dopo la sconfitta di Sassuolo c’è stata molta delusione, ora bisogna lasciare il passo alla rabbia. Avremmo dovuto non perdere quella partita, c’è da giocare e onorare il campionato. Ho già detto alla squadra che bisogna dare dimostrazione di serietà e di professionalità, negli atteggiamenti non dobbiamo sbagliare niente. Zapata e Caprari sono recuperati e convocati. Gli unici indisponibili sono Quagliarella e Murru. La sconfitta di Sassuolo ha pregiudicato al 99% le nostre possibilità, ma durante la settimana la squadra si è allenata bene, non come quando i giochi sono fatti e si aspetta di arrivare ai giorni di vacanza. L’avversario è pericoloso e conosciuto da tutti, dobbiamo cercare di chiudere facendo il risultato. Sala? Ho scelto lui perché giocando con Bereszynski e Regini avrei avuto caratteristiche non coeve per le contrapposizioni, volevo una qualità che Sala nella gestione della palla ha. Non mi entusiasma mettere un giocatore destro sulla corsia mancina, ma l’ho fatto per volevo determinate caratteristiche. Posso giocare con Bereszynski-Strinic e Sala-Murru dove le caratteristiche si compensano, volevo la qualità nella costruzione del gioco. I miei ragionamenti li faccio in base anche all’avversario, contro le squadre forti è più facile pensare di schierare Regini. La festa con l’asado è stato un modo per stare insieme, per fare unione con la famiglia della Sampdoria: l’ho fatto anche nelle altre piazze in cui sono stato».

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