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Sampdoria, il segreto è nel passato: l’errore di D’Aversa in attacco

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Sampdoria, il segreto è tornare alle cose semplici fatte in passato: l’errore di D’Aversa nello schieramento d’attacco

La Sampdoria segna pochi gol. Gli attaccanti blucerchiati sono in profonda crisi: Ciccio Caputo è quota tre reti, una è una doppietta (contro l’Empoli), Fabio Quagliarella ne ha segnato solo uno di gol (su calcio di rigore) e Manolo Gabbiadini è ancora a secco. Se i tre migliori giocatori in rosa, nelle prime dodici giornate, hanno messo insieme solo quattro marcature, il problema è grave. L’errore, però, è sempre legato a come sono stati utilizzati da Roberto D’Aversa.

Nel triennio di Marco Giampaolo, ma anche nel successivo anno e mezzo con Claudio Ranieri, una cosa è sempre stata chiara: Quagliarella, per età e modo di giocare, non è un giocatore da subentro. È un giocatore che deve partire dal primo minuto di gioco e, se mai, essere sostituito. Il tandem con Ciccio Caputo non ha funzionato e quindi il loro destino è di fare staffetta con un cambio all’intervallo. La coppia Gabbiadini-Quagliarella ha sempre reso ottimamente e può tornare a farlo. Secondo dettaglio, da non trascurare, la vicinanza del capitano alla porta: Quagliarella non può giocare distante dall’area di rigore. Non può andarsi a prendere la palla a centrocampo. Ha bisogno di un compagno che gli giochi vicino, quindi la soluzione 4-3-3 (che potrebbe andare bene per Caputo), potrebbe essere controproducente per il numero 27 (come lo fu sotto la gestione di Eusebio Di Francesco).

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