Romei: «Conti in ordine. Cessione Sampdoria? Non si fa in piazza»
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SN24 – Romei: «I conti sono in ordine. Cessione Sampdoria? Non si fa in piazza»

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Antonio Romei, vicepresidente della Sampdoria, ha parlato al termine del Consiglio d’Amministrazione: le sue dichiarazioni

Antonio Romei, vicepresidente della Sampdoria, ha parlato al termine del Consiglio d’Amministrazione. Ecco le sue dichiarazioni raccolte da sampnews24.com.

CDA – «La riunione era già stata programmata per altre questioni, è stata lunga perché abbiamo dovuto fare un punto generale. Giampaolo? Abbiamo confermato quanto detto dopo la partita di Spezia. Siamo in una situazione non facile, dalla quale dobbiamo uscire tutti insieme. Siamo uniti, dobbiamo fare ulteriori valutazioni serene con il mister per cercare di uscire tutti insieme da questa situazione. Crediamo in questa squadra, siamo sulla stessa barca. L’anno scorso l’abbiamo portata in porto, cercheremo di rifarlo quest’anno. È una situazione difficile per tutti i club, non solo per noi. Anche se non pensavamo di avere due punti dopo sette giornate. Parleremo col mister e con i ragazzi nei prossimi giorni, anche con quelli che torneranno dalle nazionali. Dobbiamo fare affidamento sulla squadra, l’abbiamo costruita noi e finché i ragazzi sono alla Sampdoria restano i migliori del mondo».

CESSIONE DELLA SOCIETA’ – «Non ci sono problemi immediati, questo continuo catastrofismo non fa bene alla Sampdoria. Dobbiamo riportare serenità. Non dimentichiamoci che il Covid ha creato uno squilibrio economico. I problemi ci sono, ma è compito del CdA cercare di risolverli. Sappiamo che la società è in vendita e pensavamo che il nostro orizzonte temporale si concludesse prima dell’inizio del campionato. Ci sono soggetti interessati, ma non parliamo con loro. Diamo solo collaborazione perché la vendita possa avvenire. Tutta questa pressione sul processo di vendita non fa bene, sento appelli a trasparenza… Le vendite delle società di calcio non si fanno in piazza, non si mettono manifesti. Anzi, chi compra vuole la massima riservatezza. La lettera? L’abbiamo appresa dagli organi di stampa, non l’abbiamo letta. Non mettiamo nessun ostacolo, facciamo tutto quello che ci viene chiesto perché è un dovere che deriva dalla carica che abbiamo. Non dipende da noi, è un problema del trustee e di Banca Lazard che è uno dei migliori operatori nel settore. Da quando siamo in carica ci siamo sempre augurati che la vendita avvenga il prima possibile, perché siamo stati incaricati da Vidal di traghettare la società verso il nuovo acquirente. Noi abbiamo gestito la campagna trasferimenti in ottica conservativa, cercando di salvaguardare l’aspetto finanziario. Quando il club sarà venduta, ce lo diranno e noi daremo le dimissioni. Ma non possiamo sapere quando succederà».

SAMPDORIA – «La Sampdoria è un club importante che rappresenta un’ottima opportunità per gli investitori. Tutti i soggetti che hanno partecipato alla due diligence non hanno avanzato alcuna obiezione, i conti della società sono in ordine. Perché la Samp sia comprata, occorre che ci sia un soggetto che la vuole comprare. E c’è un percorso da seguire. L’orizzonte è quello di andare avanti e finire il campionato. Noi siamo in carica fino all’approvazione del bilancio 2022, al 30 aprile 2023 non saremo più in carica. Poi decideranno se dobbiamo rimanere».

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