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Skriniar, la crescita silenziosa dello slovacco

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Titolare a sorpresa dopo le prime tre di campionato, Milan Skriniar migliora di partita in partita: il focus

Palla in profondità per Bacca, intercetto e subito palla a Linetty, visto che Torreira è coperto. Qualche mese fa, una lettura impensabile per Milan Skriniar, abituato a sorreggersi sulle spalle del più esperto Matias Silvestre, con lo slovacco a cercare sempre la linea di passaggio più sicura. Invece, la vita del giovane centrale è cambiata in qualche mese: dopo esser stato etichettato come riserva della coppia di titolari Regini-Silvestre, l’infortunio di Pavlovic ha cambiato il destino del classe ’95. Regini viene spostato sulla sinistra dalla gara contro il Milan – già, proprio quella in cui lo slovacco con un’ingenuità fa partire l’azione dell’1-0 rossonero – e Skriniar diventa sostanzialmente titolare. A un girone di distanza, se c’è una cosa che lui e noi abbiamo imparato, è che solo la pratica rende migliori.

RENDIMENTO IN CRESCITA – Dopo qualche disastro di troppo, Skriniar ha trovato una sua solidità. Il suo compagno di reparto Silvestre gli ha predetto una grande carriera e noi vogliamo crederci, anche perché – per ora – la traiettoria è la stessa di Shkodran Mustafi, anche lui arrivato in un mercato invernale e partito in sordina, trovando minuti man mano che la stagione passava. E così sta andando per lo slovacco: 21 gare giocate, 20 consecutive da titolare. Da quel 16 settembre 2016, Milan Skriniar non ha saltato neanche un minuto di campionato. E mentre Giampaolo prevede per il neo-arrivato Simic lo stesso percorso dell’ex Zilina, Skriniar ha tirato fuori una gran prestazione contro il Milan: tre tiri bloccati, due tackle vincenti, due intercetti, quattro rinvii, nonché diverse linee di passaggio per la manovra. Rimangono ogni tanto le ingenuità (come la marcatura troppo leggera su Dzeko in occasione del suo gol in Samp-Roma), ma il percorso è tracciato per lo slovacco.

© FourFourTwo

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