Spezia Sampdoria, i blucerchiati ritrovano Pafundi dal 1′ in attacco: ecco i dettagli

Spezia Sampdoria, i blucerchiati ritrovano il trequartista classe 2006 dal 1′ per il match in corso al Picco: i dettagli

Lo stadio Alberto Picco è il teatro di un derby ligure sempre sentito e carico di tensione: la sfida valida per la 14a giornata di Serie B tra Spezia e Sampdoria. L’atmosfera è elettrica, con entrambe le formazioni determinate a portare a casa punti pesanti in una fase cruciale del campionato cadetto. I blucerchiati, in particolare, sono chiamati a dare un segnale di continuità e carattere in trasferta.

La mossa a sorpresa: Pafundi titolare dal primo minuto

Una notizia clamorosa ha scosso l’ambiente al momento della lettura delle formazioni ufficiali, galvanizzando i sostenitori della Samp. L’allenatore Angelo Gregucci ha infatti optato per una scelta audace e orientata alla qualità pura: Simone Pafundi dal primo minuto in campo.

Il talentuoso trequartista, classe 2006, è uno dei giovani più cristallini del panorama calcistico italiano, celebre per la sua visione di gioco e la sua abilità nel dribbling. La sua presenza in campo sin dall’inizio rappresenta un chiaro messaggio tattico da parte del Doria: puntare sull’imprevedibilità e sulla tecnica sopraffina per mettere subito in difficoltà la retroguardia avversaria, tradizionalmente arcigna.

Pafundi-Coda: la coppia per scardinare la difesa

La scelta di schierare Pafundi al fianco di Massimo Coda promette scintille. L’esperto attaccante Coda, autentico centravanti boa e garanzia di gol in cadetteria, potrà beneficiare dell’estro e degli assist filtranti del giovane compagno. La combinazione tra l’esperienza e la fisicità di Coda e la rapidità di pensiero e l’abilità nel trovare spazi stretti di Pafundi è l’arma che il tecnico blucerchiato intende utilizzare per scardinare il muro difensivo degli aquilotti.

L’obiettivo della Samp è chiaro: sfruttare la creatività del suo gioiello per generare superiorità numerica e rifornire l’area con palloni giocabili. L’esordio dal 1′ del giovane talento in un contesto così delicato come il derby è una grande attestazione di fiducia e, al tempo stesso, una pressione significativa.

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