Ludovica Mantovani: «Ravano, un progetto da esportare»
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Ludovica Mantovani: «Ravano, un progetto da esportare»

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Il Torneo Ravano sta per iniziare: le parole di Ludovica Mantovani e il progetto di allargare la manifestazione genovese

Ludovica Mantovani è pronta per il 38° Torneo Ravano – 29^ Coppa Mantovani. Le parole ai microfoni de La Repubblica.

FORZA«I bambini. Danno una carica infinita, spunti di riflessione e quindi cerchiamo di assecondare i loro desideri. Al Ravano, prima di tutto, vogliamo accontentare i partecipanti nel poter vivere la loro esperienza nello sport preferito».

SOSTEGNO«Abbiamo avuto molto sostegno da parte della Regione e del Comune e ritrovarci nel Padiglione Jean Nouvel prima dell’Ocean Race è una responsabilità in più. Grazie alla Camera di Commercio coinvolgeremo fino a cento ragazzi del progetto PTCO, che faranno uno stage nella nostra organizzazione. Piccoli protagonisti sui campi del Ravano sono ora dietro le quinte. E’ bello questo passaggio generazionale all’interno del mondo scuola».

RIPARTENZA«La ripartenza è stata lo scorso anno, fondamentale per riprendere confidenza con pubblico e bambini. Potevamo aspettare che i protocolli sanitari non fossero più in vigore, ma genitori ed insegnanti ci hanno convinti a contribuire alla risocializzazione dei più piccoli Abbiamo preso anche dei rischi, tutto avrebbe potuto essere bloccato all’ultimo, ma ne è valsa la pena. Chi ha partecipato è stato ancora più felice del solito, perché era un ritorno alla normalità».

OLIMPIADI «Esatto e resta una grande soddisfazione. Quest’anno confermeremo grandi numeri con molti equipaggi di vela e con la rivelazione dell’hockey, che come Federazione sta indubbiamente riscuotendo grande consenso nelle scuole primarie».

NEWS«Quest’anno ritroviamo gli Istituti Comprensivi, che non hanno potuto partecipare per policy interna nel 2021, ed abbiamo rivisto inscritte tante altre scuole primarie, assenti da anni. I genitori, che hanno vissuto questa esperienza, non vedono l’ora di vedere i loro bambini in azione. Una giocatrice della Carlo Palli, la prima squadra di calcio femminile a vincere il torneo nel 1987, sosterrà sua figlia da bordo campo. Ci emoziona solo il pensiero».

EREDITA’ «Porto avanti quella che consideriamo l’eredità più importante di nostro padre, assieme al legame con la tifoseria della Sampdoria. È un filo antico basato sul rispetto reciproco e non si è mai spezzato. I risultati sportivi sono importanti, ma non spiegano tutto. Capire la gente, saper ascoltare, leggere tutte le missive che riceveva, aiuta a fare meno errori e crea legami indissolubili. Il famoso scambio di lettere tra una bambina e mio padre ha cambiato l’essenza del torneo e la mia vita. Nel 2018 ho avuto si l’opportunità di contribuire all’organizzazione della Final Eight di pallanuoto e dei quarti di finale della Coppa Davis e Fed Cup, ma fui interpellata proprio dopo un’intervista a fine Torneo Ravano 2019, il mio curriculum fu inoltrato in FIGC ed è cominciato il percorso con la nomina di Presidente Divisione Calcio Femminile, una carica che non avrei mai pensato di ricoprire».

CALCIO FEMMINILE«Aumenta l’empowerment delle bambine, le fa sentire fiere, orgogliose, consapevoli».

ESPORTARE IL FORMAT«La struttura è già pronta e può contare sul patrocinio nazionale del CONI e delle 12 Federazioni sportive coinvolte. Estendere un modello collaudato, che coinvolge annualmente migliaia di bambini e bambine, è una normale evoluzione, anzi sarebbe un peccato non condividerlo e potrebbe aiutare le scuole a ridare un ruolo centrale all’attività motoria. Fare sport non è mai una perdita di tempo, diventa essenziale nella crescita dei bambini, e con un progetto sinergico con laboratori edutainment studiati ad hoc ed aspetti nutrizionali si vince su tutti i fonti. Senza dimenticare che la mission della FIGC è rendere il calcio femminile accessibile in tutta Italia… far indossare, soprattutto alle piccole protagoniste, la maglia “Coppa Paolo Mantovani – UEFA Respect” in altre Regioni potrebbe essere un plus. Scoprire e poter vivere una bella storia come questa lascerebbe sicuramente un segno».

RAVANO A RISCHIO A GENOVA«Assoluamente no, l’anno prossimo i bambini giocheranno nella Capitale Europea dello Sport, la centralità non è in discussione è una ipotesi di sviluppo, Genova rimarrebbe comunque la sede delle finali».

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