Venezia, Zanetti: «Sampdoria forte e di valore. Servirà il nostro talento»
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Venezia, Zanetti: «Sampdoria forte e di valore. Servirà il nostro talento»

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Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Sampdoria

Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Sampdoria. Ecco le sue dichiarazioni.

SERIE A – «Manca ancora tanto e non dobbiamo pensare che quella di domani sia l’ultima partita per noi, per noi sicuramente è l’ennesima opportunità di fare punti pesanti. La Sampdoria l’anno scorso con Ranieri ha fatto più di 50 punti, se guardiamo le individualità è una squadra veramente forte, non sarà facile sicuramente anche se hanno qualche difficoltà. Dovremo dare tanto dal punto di vista della coesione e del gruppo, contro la Lazio lo abbiamo fatto e siamo stati puniti dall’episodio, dovremo ripeterci e dare qualcosa in più davanti».

SCONFITTA CON LA LAZIO –
«Sono andato via arrabbiato perché non riusciamo mai a portarci l’episodio dalla nostra parte e invece gli episodi sì, penso anche alla gara contro l’Inter dove abbiamo perso all’ultimo, sono punti che hanno un peso. Però chiaramente l’atteggiamento mi è piaciuto, stiamo ritrovando certezze e coesione, ma ci manca ancora qualcosa là davanti. Per un periodo abbiamo aumentato i numeri offensivi senza però mantenere la solidità dietro, non possiamo basarci solo su una delle due cose, dobbiamo riuscire a essere solidi cercando anche di attaccare. In settimana abbiamo lavorato su questo, la partita è chiaramente diversa rispetto a lunedì e abbiamo obiettivi sotto l’aspetto della prestazione, che dobbiamo riuscire a fare senza scuse. Se regaleremo una mezz’ora anche adesso significa che non è più una questione del momento. La nostra è un’impresa, la stiamo lavorando, la stiamo preparando, inizieremo già da domani e dovremo fare a meno di discorsi tecnico tattici, in settimana ho ricevuto una marea di attestati di stima da tutti, ora c’è da fare un ulteriore passo e dovremo essere noi a trascinare tutti con il nostro atteggiamento».

STRATEGIA – «Non ci possiamo più permettere di aspettare così come non ci possiamo permettere di partire forte e poi calare. Poi normale che c’è un avversario, nelle partite ci sono le fasi. Il lavoro deve portare solo a due cose, non prendere gol e fare gol, abbiamo fatto bene dietro con la Lazio ma davanti non abbiamo fatto bene. Quindi dovremo essere bravi a spingere, l’avversario è forte, ci sono campioni, dovremo lavorare tutti assieme in entrambe le fasi cercando di non fare regali».

INFORTUNATI – «Johnsen e Cuisance sono out, Vacca ha fatto un solo allenamento e viene in panchina in caso di emergenza, Modolo ha un’infiammazione al ginocchio e quindi è in forte dubbio».

SALVEZZA – «Le prossime tre partite, anche se le vinceremo tutte e tre, non saremo salvi, è troppo presto per fare calcoli. Si fanno questi discorsi in primis perché giochiamo in casa alcune partite. Noi dobbiamo guardare gara dopo gara, pensare a una partita a una volta altrimenti facciamo confusione, c’è anche la gara in meno che non l’abbiamo già vinta, la dobbiamo giocare, nessuno calcola mai una gara dove il Venezia comunque se la gioca, le possibilità per noi non sono a zero, ce le abbiamo, è normale che per salvarci dobbiamo vincere qualche partita, siamo a un punto dove o facciamo o non facciamo, è arrivato il momento di spingere, di dimostrare chi siamo, prima o poi gli episodi gireranno anche. La battaglia per la salvezza andrà avanti fino all’ultima giornata, dovremo dimostrare di esserci al 100%».

SAMPDORIA –
«Loro hanno una squadra forte, oltre a Caputo e Quagliarella ci sono Sensi, Sabiri, tanti altri… Dovevano fare un campionato diverso, se sono a lottare con noi c’è un motivo. Dovremo fare una partita straordinaria contro un avversario di valore, ma la A richiede questo, incontreremo solo squadre con giocatori importanti, per restarci dovremo elevarci a quel livello, è arrivato il momento di mettere dentro quello che è il nostro talento».

DUELLI – «I duelli in una gara ci sono sempre, io e Giampaolo abbiamo due visioni del calcio diverse ma all’interno di una partita c’è sempre un duello, spesso magari un gol scaturisce da una transizione, da un duello vinto in attacco. Le squadre propongono e quindi diventa una somma di duelli, vincerli alza la percentuale di vincere la partita, questo è il calcio».

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