Venezia-Sampdoria, il doppio ex: «Mi aspetto una sfida combattuta»
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Venezia-Sampdoria, Pavan: «Mi aspetto una sfida combattuta»

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Simone Pavan, doppio ex di Venezia e Sampdoria, ha parlato del match in programma al Penzo: le dichiarazioni

Simone Pavan, doppio ex di Venezia e Sampdoria, ha parlato del match in programma al Penzo nella prossima giornata di Serie B. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate all’edizione genovese de Il Secolo XIX.

LEUCEMIA FIGLIO – «La strada è ancora lungo, ma al momento tutto sta andando come deve andare. Certo è stata dura ma l’anno scorso ho ripreso con il Sassuolo Under 17. Per il futuro lavorerò solo nello staff dell’allenatore, aspettiamo una chiamata. Nel frattempo vivo a Genova, con Leo, la sua gemella Valentina e mia moglie Serena, genovese e sampdoriana. Siamo a Nervi è la mia seconda casa, sono un uomo di mare, averlo vicino mi fa stare meglio».

VENEZIA – «Ho abitato a Jesolo, sono veneziano, è casa. Sette anni lì, sono stato capitano sudavo lottavo per i colori della mia città con un senso d’ appartenenza. La promozione in A, la salvezza con Recoba un gruppo che non mollava mai. Zamparini era fumantino riuscì a litigare con Novellino anche durante la cena per festeggiare la salvezza, la prendemmo a ridere. Anche il mister ha un bel caratterino si scornavano ma si stimavano. Novellino mi ha aperto gli occhi insegnandomi la zona, è uno dei miei maestri con Lippi, Spalletti, Prandelli e mi ha pure portato alla Samp».

SAMPDORIA – «Ho sempre lottato per la salvezza, per me era come giocare nel Milan. Sfiorammo la Champions, giocavamo per vincere pure con le big: la Samp ti lascia un timbro, a Marassi non temevamo nessuno. Ci sentivamo sampdoriani forti. E ho avuto la gioia di tornarci da mister nel 2017. Partì con l’U17 eravamo primi e mi chiamarono in Primavera : la situazione era tragica, se ricordo si era a -6 dalla penultima ci salvammo evitando i play off, un’impresa che valeva uno scudetto, soprattutto per chi ci tiene a questi colori come me: indimenticabile».

BENEDETTI E GIORDANO – «Si il primo ha un anno in più, il secondo era più piccolo e giocò meno ma avevano doti evidenti, ed erano già professionisti nell’atteggiamento e nel sul campo, sempre a mille allora. Non avevo dubbi sapevo che c’è l’avrebbero fatta».

PLAY OFF – «Glielo auguro per l’affetto che ho per i due club. Il Venezia è partito forte, l’ultimo calo ci sta, ma ha una struttura importante. Le difficoltà della Samp erano scontate visti i problemi ereditati dalla nuova proprietà, ma Pirlo e Baronio hanno fatto un lavoro eccezionale, i risultati parlano chiaro. Sia Pirlo che Vagnoli hanno l’intelligenza dei grandi allenatori che sanno capire i problemi e adattarsi. E poi la Samp ha la spinta di Marassi».

GIOCATORI DA ALLENARE – «Nel Venezia dico Altare, può emulare la crescita di Dragusin. Nella Samp Yepes: da allenatore lo porterei sempre con me».

PARTITA – «Sarà aperta. Il Venezia è più in alto, ma la Samp ha dimostrato che se gioca da Samp sa vincere anche fuori. Mi aspetto ritmi alti, sfida combattuta, tra due squadre che vogliono iniziare il 2024 con la vittoria sfuggita nelle ultime gare del 2023».

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