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2014

WhoScored – Mustafi: «Bella stagione, ma ho ancora tanto da dimostrare»

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L’anno scorso qualche presenza e nel finale di stagione posto da titolare indiscusso, quest’anno invece titolare fisso e garanzia della retroguardia blucerchiata, indubbiamente uno dei migliori nella rosa: stiamo parlando di Shkodran Mustafi, centrale difensivo blucerchiato autore di una grandissima stagione che gli è anche fruttata la convocazione in nazionale tedesca, che è stato intervistato in esclusiva da whoscored.com, ecco le sue dichiarazioni: «Penso che questa sia stata una stagione molto importante per me: per un giovane giocatore, la cosa più importante è giocare con costanza e quest’anno ho giocato praticamente tutte le partite. Lavoro tanto per giocare al sabato o alla domenica, e devo continuare così perché sono un giovane con ancora molto da dimostrare» 

Dopo Germania e Inghilterra la carriera di Mustafi è partita ufficialmente in Italia, ma le esperienze precedenti lo hanno certamente formato: «Le mie esperienze passate sono state estrememamente importanti: in Inghilterra sono cresciuto molto fisicamente, perché in Inghilterra si gioca un calcio molto fisico e ad alto ritmo e per farlo devi essere pronto fisicamente. In Italia invece ho sviluppato la mia disciplina tattica, mentre la Germania la considero un mix tra le altre due nazioni, perché contano sia il fisico che gli aspetti tattici in una partita. Penso che il calcio italiano e tedesco siano adatti per le mie caratteristiche: in Inghilterra i difensori pensano molto alla fase difensiva, mentre qui in Italia impostano molto il gioco dalle retrovie. Mi piace molto questa cosa: sono un difensore, ma mi piace giocare, dare una mano ai centrocampisti nel giocare il pallone. Mi piace anche il gioco fisico come in Inghilterra, perché io non ho paura, ma preferisco un approccio come quello in Serie A o Bundesliga, con più tatticismo». 

Una linea difensiva per lavorare bene ha bisogno di grande intesa data soprattutto dalla comunicazione: «La comunicazione fra difensori è fondamentale, soprattutto per i terzini che hanno bisogno di ricevere messaggi. Ho fatto il Capitano nell’Under 21 tedesca, e come Capitano dovevo letteralmente occuparmi di guidare tutta la linea difensiva. La comunicazione però non è limitata ai miei compagni di squadra, ma anche l’arbitro: All’Everton è stato facile per me, perché ho studiato inglese a scuola in Germania, in Italia all’inizio è stato difficile, ora va molto meglio».

Nelle statistiche di WhoScored Mustafi è entrato spesso tra i migliori difensori per contrasti vinti, sia gli interventi in anticipo che i contrasti aerei: «Difensivamente parlando, questi sono assolutamente i miei punti forti. Ma mi piace anche giocare con la palla e cercare di partecipare attivamente al gioco . Con un mister come Mihajlovi? è stato facile, perché appena arrivato mi disse : “Tu gioca la palla, non aver paura di sbagliare, costruisci il gioco dalle retrovie” e questo è estremamente importante per un difensore e per un giovane giocatore come me: ha migliorato di molto il mio stile di gioco».

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