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Marino: «Pafundi? L’ambiente della Sampdoria trasmette passione e stimoli. Negli ultimi anni ha…»
Pierpaolo Marino ha rilasciato delle dichiarazioni sulla possibilità concessa dalla Sampdoria a Simone Pafundi: le sue parole
L’arrivo di Simone Pafundi alla Sampdoria è stata un’operazione di mercato che ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori. Il giovane talento classe 2006, giunto in prestito dall’Udinese, rappresenta un investimento sul futuro per il club blucerchiato.
A commentare l’operazione per TMW è stato Pierpaolo Marino, ex direttore dell’area tecnica dell’Udinese fino al giugno 2023, il quale ha sottolineato l’importanza e l’opportunità unica che i blucerchiati stanno offrendo al giovane fantasista.
L’operazione strategica e il prestito
Secondo Pierpaolo Marino, il trasferimento di Pafundi non è un semplice “scarico” del giocatore, ma una mossa strategica concordata tra i due club. L’Udinese ha scelto di cedere il giocatore in prestito per garantirgli il minutaggio e l’esperienza necessari per la sua crescita. In Serie A, a causa della competizione e della necessità di risultati immediati, per un ragazzo così giovane è difficile trovare spazio con continuità.
L’opportunità unica offerta dalla Sampdoria
La Sampdoria, con la sua storia e le sue ambizioni, rappresenta il palcoscenico perfetto per un giocatore come Pafundi. L’ambiente di Genova, la pressione e le aspettative sono tutti elementi che contribuiranno a forgiare il carattere e le qualità del ragazzo. Marino ha evidenziato come questa esperienza non sia solo un passaggio intermedio, ma un momento cruciale che potrebbe lanciare la carriera del giovane fantasista.
Per la Sampdoria, l’arrivo di un talento puro come Pafundi è un segnale di grande ambizione, un acquisto che può fare la differenza nel campionato di Serie B grazie alla sua visione di gioco, la sua tecnica e la sua imprevedibilità. Le sue parole:
LA SAMPDORIA COME STIMOLO – «L’ambiente della Sampdoria trasmette passione e stimoli importanti. Negli ultimi anni la squadra non ha assolutamente rispettato quelle che erano le aspettative, quel pubblico merita molto di più e molto di meglio».
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