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Moras: «Pafundi indossa la maglia più bella in Italia. Serie B? Un campionato difficile per lui. E’ un giocatore intelligente e sa come muoversi»

Massimiliano Moras, ex tecnico della Primavera dell’Udinese, ha parlato di Simone Pafundi a Pianetaserieb: le sue parole
Massimiliano Moras, ex allenatore nella Primavera dell’Udinese, ha parlato del talento blucerchiato Simone Pafundi in un’intervista in esclusiva a Pianetaserieb. Vi riportiamo di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni:
PAFUNDI – «Mi ricordo che sono andato a vederlo in una partita di Under16 tra Udinese e Cagliari, e lui era Under 15. Era l’inizio di campionato. L’ho visto giocare e ho subito pensato che non avesse avversari, qualunque squadra delle due l’avesse avuto avrebbe vinto la partita. Lui prendeva la palla in un’area e arrivava nell’altra, ed era già un anno sopra. Allora ho parlato con il direttore e ho chiesto di farlo allenare con la Primavera, è un talento naturale, nasce così, a cui non devi insegnare tante cose. Bisognava costruirlo fisicamente ho pensato di portarlo dove c’è una preparazione con un grado superiore».
CARATTERISTICHE – «Vedevi subito un giocatore con un qualcosa in più, come movenze, tecnica, visione di gioco, dettare la palla con anticipo e sapersi muovere negli spazi. Un gioco che ha un talento naturale, quando non ha la palla poi è un giocatore intelligente che sa come muoversi».
CHIAMATA MANCINI – «La chiamata di Mancini non ha tolto niente a Pafundi, Mancini ha fatto bene perché si parlava di lanciare i giovani e ha deciso di portare uno dei migliori talenti in circolazione per dare una risposta. Pafundi non passa dall’Under 21 e va direttamente in Nazionale A, Mancini ha anticipato i tempi, una cosa che dovrebbero fare tutti. Mancini ha dato il segnale alle società che era il momento di iniziare a lavorare ancora di più nelle società per fare crescere giocatori giovani e forti italiani. È stata fatta una mossa per far capire che i ragazzini che potevano essere convocati in nazionale maggiore erano quelli…».
SAMPDORIA – «Pafundi è stato preso in una squadra con una storia, indossa la maglia più bella in Italia, ma la Serie B la soffre più della Serie A. Per lui è un campionato difficile, perché la cadetteria è molto fisico. Pafundi giocherebbe tranquillamente nella nostra Serie A, così come in Spagna sarebbe un signor giocatore. C’è un’altra cultura, un’altra mentalità e un altro modo di fare calcio lì, il nostro è più tattico, attento e studiato. Se non lo vedevo a Udine, lo avrei visto in Spagna».