Brighenti, Quagliarella ti ruba il record: «Non scherziamo, non c'è paragone» - Samp News 24
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Brighenti, Quagliarella ti ruba il record: «Non scherziamo, non c’è paragone»

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Brighenti e quel record di gol insidiato da Quagliarella, l’ex bomber blucerchiato non ci sta: «Non scherziamo, non c’è paragone». Poi il retroscena: «Numeri falsati per favorire Sivori»

Anche se la Sampdoria ha più poco da dire in questa stagione ormai giunta al termine, le ultime tre partite avranno un peso importante per Fabio Quagliarella. Il bomber blucerchiato, capocannoniere del torneo con 25 reti e sul podio della Scarpa d’Oro, ha già superato il record storico di Gianluca Vialli (19 marcature nella stagione 1990/91) ma si servirà degli ultimi 270 minuti a disposizione per cercare di eguagliare – o addirittura di battere – il primato assoluto di 27 gol in una sola annata, impresa che con la maglia della Samp è riuscita solamente a Sergio Brighenti nella stagione 1960/61.

Raggiunto dai microfoni de Il Secolo XIX, l’ex attaccante blucerchiato – adesso 86enne – ha espresso il suo disappunto e, anzi, ha negato categoricamente che Quagliarella possa raggiungere il suo record andando a segno ancora due volte: «Non scherziamo neppure: anzitutto io di gol ne segnai 28, non 27, perché la storia delle mie reti fu falsata ad arte per favorire Sivori in quella stagione. E comunque se anche facesse altri gol, l’amico Quagliarella non mi avrebbe né raggiunto né battuto, visto che il mio campionato era a 18 squadre, quindi con 34 partite totali, mentre il suo a 20 squadre, con 38 in tutto. Insomma, Quagliarella ha già giocato quante partite feci io quell’anno e ha segnato 3 gol meno di me. E tra l’altro io ne segnai solo uno su rigore, lui otto, quindi anche dal punto di vista della difficoltà non c’è paragone».

Brighenti, tuttavia, tiene a precisare le sue buone intenzioni e rimarcare la sua simpatia verso il numero 27 doriano: «Dico tutto questo per onestà intellettuale, non certo per vanità. E perché sono affezionatissimo alla storia blucerchiata e ci tengo a restarci da protagonista. Faccio i più vivi complimenti a Quagliarella per la stagione che sta facendo ma, ripeto, quella mia stagione fu un’altra cosa. Basti dire che segnai 4 gol all’Inter di Herrera in un mitico 4-2 per noi e contro la Juve ne feci altri 2. Lui, se non mi sbaglio, la Juve la sfiderà a Marassi nell’ultima giornata e vedremo cosa farà. Stavo proprio aspettando una chiamata dai giornalisti per potermi sfogare un po’, in senso buono si capisce, perché è da tempo che sento dire che Quagliarella potrà eguagliare Brighenti», ha concluso alle colonne del quotidiano genovese.

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