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Che fine hanno fatto i giocatori della Champions: gli attaccanti

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L’ultimo capitolo è dedicato naturalmente agli attaccanti: difficile ricordare il passaggio di alcuni di questi fra le fila blucerchiate

Manca solo un reparto da rispolverare, ed è quello degli attaccanti: un reparto che, naturalmente, ebbe in Cassano e Pazzini, i “Gemelli del Gol”, i propri interpreti principali. Vediamo allora che fine hanno fatto gli avanti blucerchiati di quella indimenticabile stagione.

Antonio Cassano

cassano sampdoria

Dopo la meravigliosa annata culminata con la qualificazione ai preliminari di Champions, Cassano l’anno successivo litigò con il presidente Garrone, venendo di fatto estromesso dalla squadra: si trasferì al Milan, dove vinse lo Scudetto, e poi passò all’Inter nello scambio che coinvolse il suo ex gemello Pazzini. Tornato alla Samp nel 2015/16 dopo l’esperienza a Parma, Cassano è stato poi messo fuori rosa nell’estate successiva. Dopo il tira e molla con il Verona, l’ex Pibe de Bari ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato.

Giampaolo Pazzini

pazzini verona

Il Pazzo fu il grande bomber blucerchiato, chiudendo la stagione a quota 19 centri. L’anno successivo le scellerate scelte della società diedero a Pazzini il via libera per trasferirsi all’Inter, segnando di fatto la retrocessione della Samp. Coinvolto con Cassano nello scambio che lo ha portato poi al Milan, Pazzini ha poi scelto Verona per rilanciarsi nell’estate del 2015, squadra con la quale è sceso in Serie B e ha ottenuto la promozione l’anno successivo.

Nicola Pozzi

Pozzi Sampdoria

Pozzi arrivò dall’Empoli nell’agosto del 2009 con grandi aspettative. Giocò tutta la stagione all’ombra di Pazzini, facendosi trovare pronto quando Del Neri decise di mettere fuori rosa Cassano a partire dalla gara di Udine. Dopo la retrocessione restò alla Samp per riportare immediatamente in Serie A la squadra, trascinandola alla promozione grazie ai suoi gol. Dopo aver vestito le maglie di Siena, Parma, Chievo, Vicenza e Pro Piacenza, Pozzi ha scelto di ripartire dalla Serie D, dove gioca con il San Donato Tavarnelle.

Claudio Bellucci

bellucci cappelletti

Per metà della stagione giocò alla Sampdoria anche Claudio Bellucci, reduce da un grande campionato l’anno prima. Del Neri lo fece giocare ben poco, e così a gennaio Bellucci si trasferì al Livorno. Dopo l’esperienza nel 2010/11 con il Modena, Bellucci ha deciso di ritirarsi e di intraprendere la strada da tecnico. L’ottimo percorso con le giovanili blucerchiate che lo ha portato ad allenare anche la Primavera gli è valsa la chiamata da parte dell’Arezzo, squadra dalla quale è però stato esonerato dopo appena 4 giornate.

Emanuele Testardi

Il bomber della Primavera esordì anche in prima squadra, collezionando 5 presenze per un totale di 54′. Dopo quella magica stagione Testardi si è però un po’ perso, e dopo aver cambiato diverse maglie l’attaccante classe ’90 ha firmato con il Crema, squadra di Serie D.

Stefan Scepovic

C’era grande curiosità, quell’anno, attorno a questo ragazzo della Primavera. Del Neri lo fece giocare solo in due occasioni, in occasione della sconfitta con il Parma e nel derby di ritorno, vinto grazie al gol di Cassano. Dopo quell’anno Scepovic ha iniziato una peregrinazione in giro per l’Europa che lo ha portato a vestire, fra le altre, le maglie di Celtic, Sporting Gijon e Partizan Belgrado. Attualmente gioca nella Serie B spagnola con il Getafe.

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