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Conferenza stampa Fredberg: «Non guardiano al passaporto, ma preferiamo giocatori italiani»

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Conferenza stampa Fredberg: il CEO dell’Area football della Sampdoria ha parlato verso l’inizio del campionato di Serie B 2025/2026

Jesper Fredberg ha preso la parola nella giornata odierna in vista della partenza dei blucerchiati per il ritiro estivo di Pontedilegno. Il CEO dell’Area football della Sampdoria ha parlato in conferenza stampa verso l’inizio del campionato di Serie B 2025-2026. Le sue parole, riportate da TeleNord:

ACADEMY – «Le giovanili sono necessarie, ci sono molti aspetti che mi motivano a lavorare con i giovani. Sono appena arrivato, l’Academy è qualcosa a cui devo certamente guardare, per trarne il meglio».

CALCIOMERCATO – «Non c’è dubbio che abbiamo speso tanto, ma la spesa non ha ottenuto i risultati sperati. C’è un budget e c’è un po’ di flessibilità sullo stesso, tutto fatto per ottenere il massimo. Io e Mancini sappiamo cosa fare per ottenere il meglio».

GIOCATORI DELLA SAMPDORIA – «Abbiamo una lista di giocatori, vogliamo creare una strategia di lungo termine e avere una filosofia riconoscibile. Selezioneremo giocatori con questa prospettiva. Vogliamo una squadra, la leadership di Donati e avere continuità e stabilità. Faremo nuovi acquisti il prima possibile!».

OBIETTIVI – «Non guarderemo al passaporto, preferiamo italiani, ma non ci limitiamo a quello. Non vogliamo una squadra con 11 nazionalità diverse. Stiamo cercando giocatori che possano aiutare anche gli altri a migliorare. Abbiamo rispetto per tutti i giocatori che sono già qui, ora c’è una lista e dobbiamo adattarci al mercato».

ALGORITMO, DATI E STATISTICHE – «E’ difficile non parlare di dati nel calcio attuale: la mia filosofia è averne tanti ma per aiutarci nel mercato e risparmiare tempo. I numeri però non parlano delle persone di cui il calcio è fatto. Ma servono idee chiare e stile preciso. La Sampdoria rappresenta qualcosa di importante per tante persone e per me!».

D.S. ANDREA MANCINI – «Ho avuto una buona impressione, ha la mente aperta e nel calcio si deve essere squadra: possiamo costruire qualcosa. La nostra famiglia sarà il punto di forza e sarà importate l’unione nella squadra, tutti devono seguire questo percorso».

L’ARRIVO ALLA SAMPDORIA – «Ero convinto a venire qua nonostante la crisi in atto, sicuro che se si va in battaglia si viene coperti dal resto della squadra. Farò trasferire la mia famiglia in Italia e non l’avrei fatto se non credessi di poter fare bene. Diventerò un esperto della storia della Sampdoria a breve, conoscevo la sua maglia e le sue vittorie più importanti».

LOMBARDO, EVANI, CODA E TUTINO – «Siamo un gruppo, siamo in sintonia per aiutarci l’un l’altro, aiuto reciproco e lavoro di squadra. Ringrazio Chicco, Attilio, Angelo per il loro lavoro. Sicuramente ultimo mese ha cementato un gruppo, siamo tornati ad essere una famiglia, valutati uomini prima dei calciatori. Coda e Tutino sono importanti ma vedremo la situazione».

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