Cottafava, che ex: «Io e Vagnati, sampdoriani trapiantati a Ferrara» - Samp News 24
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Cottafava, che ex: «Io e Vagnati, sampdoriani trapiantati a Ferrara»

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Un passato nella Sampdoria, ora tecnico della Spal Primavera. Marcello Cottafava emozionato: «Non vedo l’ora che sia sabato. Vagnati? Almeno lui è andato in panchina con la Samp»

Quella di sabato tra Sampdoria e Spal sarà una sfida del tutto speciale per Marcello Cottafava, combattuto tra la fede calcistica che lo accompagna fin da ragazzino e l’affetto per la realtà in cui è immerso ora. L’attuale tecnico della Primavera biancazzurra è infatti nato e cresciuto a Genova, anche dal punto di vista calcistico: «Ho iniziato a giocare nella Sampdoria nella categoria Giovanissimi – esordisce a Il Resto del Carlino – l’anno dello storico scudetto del 1990-91. Sono stati davvero anni d’oro, nei quali cui ho avuto la fortuna di crescere nella squadra della mia città e per la quale tifavo». Nel 1996 il tanto atteso approdo in prima squadra, ma le chances per esordire non si concretizzano e presto la sua carriera prende altre pieghe: «Esatto, purtroppo non mi sono tolto quella soddisfazione, però sarò sempre grato ai blucerchiati per avermi formato e consentito di effettuare una carriera da professionista».

Insieme a lui, un altro genovese ed ex Sampdoria farà ritorno al “Ferraris”. Si tratta di Davide Vagnati, classe 1978 e attuale direttore sportivo della Spal: «Sì, è lì che ci siamo conosciuti e stretto quell’amicizia che ci lega ancora oggi – ricorda Cottafava -. Genova è sempre la nostra città, però ora siamo altrettanto innamorati di Ferrara, dove crescono i nostri figli e dove abbiamo costruito qualcosa di importante con la Spal. Chi era più forte ai tempi della Samp? Non saprei, sono passati tanti anni. Diciamo che io ho fatto una carriera di livello superiore a quella di Davide, che poi si è rifatto alla grande da direttore sportivo. Ha lavorato tanto per arrivare in serie A, e merita tutti i traguardi che ha tagliato. E comunque – sottolinea con un pizzico d’invidia – a differenza del sottoscritto, lui è riuscito ad andare in panchina nella Sampdoria…». Dopo ben 50 anni dall’ultima volta, il club ferrarese tornerà a sfidare la Sampdoria in Serie A: «È tutto molto strano effettivamente, però non vedo l’ora che sia sabato! Si profila una partita ricca di fascino, nello stadio che considero il più bello d’Italia dopo San Siro. Poi è evidente che per la Spal sarà una sfida molto complicata».

Cottafava non tornerà solamente a riabbracciare la città e quei colori per i quali stravede, ma anche Marco Giampaolo, che fu suo allenatore all’inizio degli anni duemila: «Proprio così, ho avuto la fortuna di lavorare con lui ai tempi del Treviso. È stato un incontro che mi ha cambiato la vita, perché a 25 anni avevo sempre giocato in serie C1 e da quel momento la mia carriera ha preso una piega diversa. Per un difensore – ammette – è davvero il massimo essere allenati da lui». Un’ultima battuta sul verdetto che potrà riservare la partita di sabato pomeriggio. Cottafava non dà per vinta la sua Spal e, complice anche il momento dei blucerchiati, crede in una possibile impresa al “Ferraris”: «Direi di sì, soprattutto se riuscirà a sfoderare il carattere che le ha consentito di rimontare nelle ultime partite».

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