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La cura dal mal di trasferta? La Coppa Italia contro la Fiorentina

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La Sampdoria fatica a riprendere il ritmo in campionato: la Coppa Italia è l’occasione giusta per risolvere i problemi

Gli ottavi di finale di Coppa Italia capitano nel momento migliore e peggiore della stagione. La Sampdoria porta su di sé un peso troppo grande per non essere affrontato, una responsabilità morale che deve smuoverla dai continui passi falsi cui ha abituato i propri tifosi. Prima la rovinosa caduta al “Dall’Ara” di Bologna, poi la beffa nel finale contro la Lazio e infine lo spettacolare pareggio rimediato nell’arco di tre minuti in casa del Cagliari: messi insieme, i numeri indicano un punto nelle ultime tre gare di campionato, un bottino troppo povero per chi desidera veramente mantenere intatto il sesto posto e conquistare la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. È giusto sfruttare il palcoscenico della coppa per ripartire, per dimostrare di saper fare risultato anche in trasferta e utilizzare un’eventuale vittoria, che significherebbe l’accesso ai quarti di finale della competizione, come un nuovo trampolino di lancio, ripartendo con la stessa spensieratezza.

Il lato negativo del calendario, che vedrà i blucerchiati impegnati al “Ferraris” con il Sassuolo e poi al “San Paolo” prima della pausa per le vacanze natalizie, rappresenta l’avversario stesso. Una Fiorentina che sembra aver superato molte delle difficoltà iniziali e ritrovato consapevolezza nei propri mezzi, frutto del metodico lavoro dell’allenatore Stefano Pioli. Non a caso, la squadra viola ha fermato sul pari Lazio e Napoli, concedendosi un roboante quanto convincente successo ai danni del Sassuolo. In classifica sono cinque i punti che la distanziano dalla Sampdoria, ma questo poco importa perché a ogni partita tutti i conteggi si azzerano, fatti per essere riscritti in funzione delle circostanze in cui si presentano. È così che un’altra sconfitta allargherebbe i problemi dei doriani, li concretizzerebbe fino a porli all’attenzione di tutti, anche dei più ottimisti. Il passaggio del turno, di conseguenza, diventa fondamentale: da un lato per continuare il cammino verso la tanto desiderata finale, dall’altro per riprendere un percorso da settimane proseguito a rilento.

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