De Silvestri, la prima da ex contro la Viola: «Al fischio d’inizio tutto passerà» - Samp News 24
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2013

De Silvestri, la prima da ex contro la Viola: «Al fischio d’inizio tutto passerà»

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Per Lorenzo De Silvestri domenica prossima sarà una sfida dal sapore particolare, di fronte avrà la sua ex squadra e i suoi ex compagni della Fiorentina. Un incontro, quindi, con il suo recente passato, perché fino all’estate scorsa il laterale destro giocava per i viola, poi il 16 luglio 2012 passò alla Sampdoria, quando l’ex d.s. Sensibile su richiesta dell’allora mister blucerchiato Ferrara, lo portò a Genova con una bella operazione di mercato.

Nella prima parte di stagione De Silvestri venne schierato col contagocce ma con l’arrivo di Delio Rossi iniziò la sua “rinascita” e domenica, come racconta nell’intervista esclusiva al Secolo XIX, sarà la prima volta da avversario contro la Fiorentina, squadra proprietaria del suo cartellino: «Sì, la prima volta da avversario. Nella gara di andata non ero stato utilizzato e non nascondo di averci “rosicato” molto. Ci tenevo a scendere in campo al Franchi, uno stadio dove ho vissuto tante belle emozioni, davanti a una tifoseria che mi ha subito accolto benissimo. Ma, come ha detto qualcuno, con i “se” e con i “ma” non si va avanti. Piuttosto con i “nonostante”. Stavolta dovrei esserci e si vede che il primo confronto con la Fiorentina doveva succedere al Ferraris, un altro campo che mi ha trasmesso e mi sta trasmettendo tante energie positive. Sarà un enorme piacere per me ritrovare domenica i miei ex compagni della Viola e i componenti dello staff, perché si tratta di persone serie e sane. Con chi ho legato di più? Beh, tanti giocatori hanno cambiato squadra, di quelli che ancora ci sono, il capitano Pasqual e poi “JoJo” Jovetic».

Come detto in precedenza sarà quindi una partita speciale per “Lollo” De Silvestri che con la maglia viola ha vissuto annate importanti: «Beh, sì. A Firenze ho giocato tre anni. Però dopo il fischio d’inizio passerà tutto. Entrambi stiamo inseguendo obiettivi importanti, noi la salvezza e loro il terzo posto».

Domenica pomeriggio però ci sarà anche un’altra prima volta, infatti il serbo Ljajic e mister Delio Rossi si rincontreranno, per la prima volta, dopo quella famosa lite andata in scena la sera del 2 maggio 2012, nella partita casalinga tra Fiorentina e Novara. De Silvestri quella sera era in panchina e ha assistito a tutta la scena e fu uno dei primi ad intervenire per separare i due contendenti: «È un episodio ormai passato e del quale non ho tanta voglia di riparlare… che cosa posso dire, spero che se e quando si rivedranno, si diano la mano o un abbraccio. Entrambi, dopo quel giorno, hanno trovato la loro strada e questo mi fa enormemente piacere. Adem nella Fiorentina e il mister qui, dove sta portando avanti un progetto importante».

Il numero 19 blucerchiato ora è un giocatore della Sampdoria, ma l’anno scorso ha giocato per la Fiorentina, in una stagione che non è comparabile con quella di quest’anno; adesso i viola stanno lottando per un posto in Champions League mentre lo scorso anno erano alle prese con delle posizioni in classifica molto più critiche e meno soddisfacenti: «Dopo una stagione travagliata come quella dell’anno scorso solitamente c’è una risposta reattiva. Sono a un punto dalla Champions, propongono un buon calcio, sono diventati un realtà del calcio italiano».

Tutto questo, però, a De Silvestri importa poco, in quanto ora gioca con la maglia della Sampdoria, e sta dimostrando di essere da Sampdoria, tanto che è già diventato un beniamino dei tifosi blucerchiati. Tutti vorrebbero che restasse qui a Genova, ma purtroppo non si può prevedere il futuro e quindi la sua permanenza sotto la Lanterna è ancora un punto interrogativo: «La Fiorentina è proprietaria del mio cartellino fino al giugno del 2014. Il precedente d.s. della Sampdoria, Sensibile, mi ha fatto venire con la formula del prestito quasi gratuito e riscatto fissato a quattro milioni di euro. Ho già sottoscritto con la Sampdoria un contratto fino al giugno 2016. Ci possono essere anche altri modi… Il fatto che io abbia già firmato il contratto con Samp significa che la Samp ha la precedenza. Il mio compito non è entrare nelle trattative, io quello che potevo fare l’ho fatto, sia a livello di comportamenti che in campo quando sono stato chiamato in causa. C’è da pazientare, non c’è molto altro da fare… ».

Viene quindi spontaneo chiedere se resterebbe a Genova volentieri, ecco la sua risposta: «Sarebbe banale rispondere che io voglio restare qua. Ed è sempre stato difficile per me trovare risposte efficaci ogni volta che mi è stata fatta questa domanda, perché se io dicessi che voglio restare qui e poi andassi da un’altra parte, magari qualcuno me lo potrebbe rinfacciare. Credo che la cosa più giusta da fare sia concentrarsi sul presente e dare il massimo».

De Silvestri, giustamente, non si sbilancia sul suo futuro, la sua permanenza alla Sampdoria si deciderà a fine stagione, ma comunque ci sono tutti i presupposti perché rimanga qui, a partire dalla città, molto gradita al giocatore e dalla società per cui lavora: «Ho avuto la fortuna di essere ingaggiato da una società molto seria, ecco a livello di serietà la paragono alla Fiorentina. Qui non manca quasi niente, sei messo nelle migliori condizioni per fare il tuo lavoro e soprattutto ti senti trattato da uomo e non da “pedina di scambio”».

Infine c’è spazio per parlare anche dei presidenti delle sue due ultime squadre, ovvero i Garrone per la Sampdoria e i Della Valle per la Fiorentina.
Famiglie molto serie e legate particolarmente alla squadra, più tifosi che presidenti: «Edoardo e Andrea sono due persone per bene. Quando ti parla- no, lo fanno sempre in maniera pacata. Affrontano i problemi infondendoti serenità. Sono dei gran signori. E di riflesso anche i rispettivi staff ne portano avanti i principi di lealtà e generosità. Penso ai due team manager ad esempio, Roberto Ripa della Fiorentina e Giorgio Ajazzone della Sampdoria, ma anche agli staff medici, ai fisioterapisti, ai magazzinieri… a tutti quanti Samp e Fiorentina sono proprio due belle famiglie».

Non poteva però mancare, a fine intervista, una domanda sul pronostico della sfida di domenica pomeriggio al “Ferraris” tra la sua Sampdoria e la Fiorentina.
De Silvestri come tutti i suoi compagni hanno voglia di far bene davanti al proprio pubblico e di trovare quei tre punti che significherebbero salvezza (quasi) matematica: «A noi manca tanto la vittoria, ormai da sei partite. Andiamo ad affrontare un avversario tra i più difficili, tra i più in forma. Da quello che si può dedurre, la Fiorentina verrà a giocare a viso aperto, loro sono bravi ad attaccare, hanno degli elementi offensivi di grande qualità. Penso che si possano divertire gli spettatori… poi magari finisce con uno scialbo 0-0. Però penso che ci siano tutti i presupposti per dare vita a una bella partita».

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