ESCLUSIVA - Bergonzi: «Serie A senza VAR? Sarebbe un problema»
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ESCLUSIVA – Bergonzi: «Serie A senza VAR? Sarebbe un problema»

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Esclusiva SampNews24 – L’ex arbitro Bergonzi commenta la possibile ripresa della Serie A e l’utilizzo del VAR

L’ex arbitro, uno tra i migliori in Italia, Mauro Bergonzi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sampnews24.com per commentare la possibile ripresa della Serie A, le questioni relative all’utilizzo del VAR e gli sviluppi futuri in tema di tecnologia.

La ripresa della Serie A non tocca solo i calciatori, ma anche la classe arbitrale. Pensa che sia possibile ripartire?

«Il mio parere è relativo, parlo da cittadino normalissimo. Il parere devono darlo i medici, le persone specializzate. Nessuno può sapere se sarà possibile riprendere la Serie A. Qualcosa possiamo capirlo dalle indicazioni che stanno dando. Sembra che la ripresa sia possibile: stanno studiando i protocolli medici e tutte le procedure per ritiri e raduni.  Ad oggi comunque mi sembra veramente difficile che si possa tornare in campo, magari tra un mese le cose saranno diverse. Quello che è chiaro è che vogliono provare a portare in fondo questa stagione».

Le parole di Nicchi sulla possibilità di non avere il VAR hanno destato qualche polemica. È un problema reale?

«Nicchi è il presidente dell’AIA ed è l’unico autorizzato a parlare di arbitri. Se non ci sono le condizioni idonee alla salute in sala VAR è giusto che si prenda in considerazione non utilizzarlo. Ma penso che non ci sia problema a mettere a disposizione delle sale idonee. Alla fine credo che ci sarà perché sono in tanti a volerlo. I primi sono gli arbitri, abituati al supporto della tecnologia. Tornare a un calcio senza VAR sarebbe un problema. Anche la FIFA vuole che ci sia. L’IFAB nel nuovo regolamento caldeggia fortemente il suo utilizzo. Non vedo come si possa riprendere senza».

L’introduzione dei cinque cambi può essere una soluzione? Ranieri l’ha caldamente raccomandata.

«Quello che ha suggerito il tecnico della Sampdoria è una cosa saggia. Non bisogna dimenticare che si giocherà ogni tre giorni nello spazio di due mesi, questa soluzione permetterebbe di far rifiatare qualche giocatore. È logico che chi ha rose ridotte e senza tanti giocatori di primo livello (e sono tante le squadre di Serie A in questa situazione) auspica che questo sia possibile. Tutto dipende dalla FIFA, non so se sarà fatto. Bisognerà trovare tutte le soluzioni che permettano una ripresa del campionato regolare. Per me il suggerimento di Ranieri è giusto, mi trovo d’accordo».

L’allenatore della Sampdoria Claudio Ranieri ha proposto di dare la possibilità alle panchine o ai capitani di chiedere una o più revisioni al VAR. È possibile come introduzione?

«Potrebbe essere utile, bisogna sempre far riferimento a con che spirito nasce il VAR. È un mezzo tecnologico per eliminare chiari ed evidenti errori. Tutto quello che è dubbio deve rimanere in mano alla decisione del direttore di gara. È insito nelle decisioni che ci sia quello che è d’accordo perché a va suo vantaggio e quello che è scontento. Secondo me la proposta di Ranieri potrebbe essere un’idea: dare la possibilità ai tecnici o ai capitani di avere una chiamata, ma la cosa importante è fidarsi della squadra arbitrale che prende le decisioni sul terreno di gioco».

Come si potrebbe migliorare il VAR? Molti vorrebbero proiettare quello che vede il direttore di gara sui maxi schermi o rendere pubbliche le conversazioni. Sei d’accordo?

«Alla base di tutto ci deve essere la fiducia. Non sono d’accordo che si facciano sentire i dialoghi della squadra arbitrale. Sarebbe un’idea proiettare le immagini sulle quali l’arbitro ha fatto la sua scelta, ma il colloquio deve restare privato. Le immagini migliori servono a prendere la scelta migliore possibile e non è facile in uno stadio pieno di gente. Gli arbitri italiani sono i più bravi, perché studiano tantissimo e si preparano molto».

Però ci sono dei casi lampanti dove la decisione arriva con netto ritardo, penso a Ramirez in Sampdoria-Napoli.

«Le tempistiche potranno migliorare con il tempo e l’esperienza. Sono stati pochi i casi in cui il gioco è continuato per diversi minuti prima del fischio dell’arbitro e della decisione controversa. Una di queste è il gol annullato a Ramirez per mano di Gabbiadini a centrocampo. È chiaro che queste tempistiche devono essere migliorate, ma quella decisione è stata corretta. Il VAR toglie, ma anche dà. Mi viene in mente Sampdoria-Roma e il calcio di rigore concesso per il fallo di mano di Kolarov in area. Orsato è andato al video e ha concesso il penalty. Mano a mano che ci sarà maggiore esperienza i risultati si vedranno».

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