2014
ESCLUSIVA Marco Ligabue: «Torino, contro la Sampdoria sarà dura. Costa mi ha detto »
Nato a Correggio, in Emilia-Romagna, ma con la passione per il Torino. SampNews24.com intervista in esclusiva Marco Ligabue, fratello del celebre cantante Luciano. Anche lui, da poco più di un anno, ha iniziato la sua carriera da solista. In un’intervista ha rivelato di tifare i colori granata sin da bambino. Da allora è sempre stato legato al Torino e non ha smesso di seguirlo. Nel prossimo turno di Serie A la Sampdoria è attesa all’Olimpico, proprio contro la compagine allenata da Giampiero Ventura.
Marco, una brutta sconfitta nel derby per il tuo Torino…
«Tiriamo fuori le sofferenze(ride ndr.). La partita si era messa molto bene, nel senso che il Torino ha avuto un atteggiamento attendista ed ha cercato di attaccare sulle ripartenze. Immobile e Cerci sono due contropiedisti molto bravi, hanno un palleggio veloce. Il Toro visto contro la Juventus mi è piaciuto, sta crescendo. Poi è arrivato il gol di Tevez, un gol da campione, da fuoriclasse che ha rotto gli equilibri. Devo dire, però, che il Torino ha atteso molto ad attaccare. E’ venuto fuori solo negli ultimi venticinque minuti di gara. E’ riuscito a mettere alle corde una Juventus oramai stanca, considerando che i bianconeri avevano giocato anche in Europa League in settimana».
Un Torino troppo attendista, dunque, ma il rigore negato grida ancora vendetta…
«Fa rabbia, soprattutto perché negli ultimi tre derby succede sempre un episodio che mette un’ombra sulla partita. A me dispiace quando il Torino vince con un rigore o un aiuto arbitrale a favore, figuriamoci quando ce lo danno a sfavore. Ma si può parlare anche di Vidal, già ammonito all’inizio, che ha fatto un fallo di mano e un intervento su Darmian che lo aveva scavalcato. Insomma, ci poteva essere un probabile rosso per lui. Gli episodi arbitrali non vanno mai dalla parte del Toro».
Archiviato il KO contro la Juventus si inizia a pensare alla prossima partita. All’orizzonte c’è la Sampdoria, squadra reduce da due sconfitte consecutive…
«Ho avuto modo di vedere qualche partita da quando è arrivato Mihajlovic, con lui la Samp ha cambiato faccia. La squadra ha un atteggiamento più mordente, si è rimessa in carreggiata. Le due sconfitte sono arrivate contro Milan e Roma, ma stiamo parlando di due grandi squadre e ci può stare di perdere. Sarà molto dura per il Torino, i blucerchiati dopo la cura Mihajlovic si stanno rimettendo davvero bene».
Il Torino, però, vorrà riscattarsi dopo aver perso il derby…
«Ho un timore per il Torino, i granata non sono abituati a quella zona di classifica li da venti anni. Ho l’impressione che hanno un po’ la pancia piena. E’ vero che possono giocare serenamente, la quota salvezza è quasi raggiunta, manca poco, ma il problema è che non giocano con il coltello tra i denti. Temo che possano mollare un po’ la presa, mi auguro che Ventura tenga tutti sulla corda. La squadra dovrà essere brava a trasformare la rabbia post-derby per fare una bella partita».
Quali sono i giocatori del Torino da tenere d’occhio?
«Quelli sulla bocca di tutti: Cerci e Immobile. Insieme sono forti nel gioco di Ventura, fatto di pochi tocchi e ripartenze. In questa fase specifica vedo più in forma Immobile rispetto a Cerci, poi ognuno ha la propria condizione. E’ L’ex Pescara il più pericoloso attualmente».
Chi temi della Sampdoria?
«Eder è in ogni azione d’attacco della Sampdoria, è un giocatore molto tecnico ed è da temere. Temo anche il centrocampo blucerchiato: è fisico, vedi Obiang».
Sei amico di un calciatore blucerchiato: Andrea Costa…
«Io e lui siamo molto amici perché è di Reggio Emilia, delle mie parti. Siamo stati uniti da una grande amicizia che avevamo per Piermario Morosini. Andrea è un fan di Luciano, oltre che mio, e l’ultima volta ci siamo visti a settembre, all’Arena, dopo un concerto di mio fratello. Siamo poi usciti a bere qualcosa».
Cosa ti racconta Andrea della sua esperienza con la Sampdoria?
«Me ne ha sempre parlato molto bene, si trova benissimo. Glielo si può leggere negli occhi che è contento di essere a Genova».
Nei tuoi progetti futuri hai in mente di girare un video a Genova?
«Ancora non lo so, io decido di girare i video in base alla canzone o al testo, uno ad uno. Ricordo che con la mia vecchia band, i RIO, girai un video al porto. In questo week-end sono andato a San Remo per seguire Luciano, venivo da Alessandria e sono passato per Genova. Dall’autostrada vedevo le montagne aprirsi e poi il mare, devo dire che mi è cambiato subito l’umore».