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Giampaolo orgoglioso: «Quagliarella il mio capitano». E su Jankto…

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Giampaolo dopo Sampdoria-Spal: «Quagliarella? Son contento che si arrabbi. Jankto patisce l’esclusione, ma è una risorsa»

La Sampdoria torna alla vittoria, e lo fa con un 2-1 rifilato alla Spal tra le mura casalinghe del “Ferraris”. Il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo ha commentato la gara ai microfoni di Sky Sport: «I minuti finali? Potevamo gestirla meglio, ma non avevamo le risorse per poterlo fare, era la quinta partita in quindici giorni. Anzi, io sono molto contento di come abbiamo giocato queste cinque partite. Oggi non siamo più riusciti a tener palla davanti, e abbiamo dovuto soffrire gli ultimi 10′, ma la linea difensiva e il centrocampo hanno dimostrato solidità. Potevamo e dovevamo far meglio con i subentrati – ammette – una squadra è forte quando il livello è lo stesso per 95’» 

A proposito di sostituzioni, anche oggi Fabio Quagliarella non sembra aver gradito molto il cambio: «È un giocatore forte, con il quale io devo giocare 38 partite, poi capisco che non possa essere soddisfatto perché lo sostituisco, ma una squadra è forte quando ha tanti giocatori forti. Ho l’obbligo di far crescere tutti i miei calciatori, non posso pensare di andar lontano con 11 uomini. La Nazionale non mi stupirebbe, è un grande del calcio italiano: fa gol, assist e ha grande esperienza. Son contento che si arrabbi, perché vuol dire che ha motivazione, anche se non deve dimostrarlo platealmente: lui è il mio capitano, l’ho sempre fatto giocare e penso che questo risponda a tutte le domande. Comunque finisce tutto in campo, non c’è nessun rancore».

«Jankto? Gli sto preferendo altri ed è un po’ in difficoltà, ma non deve abbassare la guardia e star sul pezzo. Io non devo avere a disposizione un calciatore che subisce l’esclusione: Praet, Barreto o Linetty lavorano con me da due anni, ma lui è una risorsa per noi. La partita l’ho preparata più corta che lunga per non disperdere grandi energie: ho detto ai miei di palleggiare corto, e invece abbiamo fatto corse lunghe nel primo tempo. Quella di tenere i laterali stretti è stata una scelta – spiega Giampaolo – poi alla lunga se si gioca bene abbiamo possibilità di creare pericolosità offensiva. Purtroppo siamo andati in svantaggio, e lì la squadra mi è piaciuta perché non era facile. In altre circostanze l’avremmo persa». 

Sulla classifica al termine di questo tour de force, il tecnico doriano si esprime così: «Il rigore sbagliato a Cagliari e i dettagli con l’Inter non ci hanno permesso una classifica ancora migliore. Dobbiamo essere esigenti con noi stessi, ambire a far meglio. L’obiettivo è questo. Abbiamo giocato appena sette partite – ricorda in conferenza stampa – non so dove arriveremo. Non giochiamo per replicare la scorsa stagione». Poi una battuta su Emil Audero, bravo a rimediare l’errore sul gol di Paloschi con una parata decisiva che ha salvato il risultato: «È forte, ha reagito all’errore con freddezza e personalità. Atalanta? Domani riposiamo, da mercoledì prepareremo al meglio la partita contro una squadra forte e che ha subito qualche ingiustizia nell’ultima giornata. A Bergamo abbiamo una buona tradizione – conclude Giampaolo – deve essere una bella sfida».

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