Iachini: «Pronto a tornare in panchina. La Sampdoria si merita un futuro roseo»
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Iachini: «Pronto a tornare in panchina. La Sampdoria si merita un futuro roseo»

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Giuseppe Iachini, ex tecnico della Sampdoria, è intervenuto per parlare del momento dei blucerchiati: le parole a Telenord

Giuseppe Iachini, ex tecnico della Sampdoria, è intervenuto ai microfoni di Telenord per parlare della situazione del club doriano.

PANCHINA«Sono pronto a tornare in panchina. Ho avuto qualche proposta in quest’ultimo anno, ma non ho accettato perché non mi convincevano. Quindi ho aspettato e ne ho approfittato per fare un giro all’estero, soprattutto in Inghilterra per approfondire l’inglese e visitare qualche allenatore mio amico. Così mi sono aggiornato. È stata una bella esperienza. Ora mi preparo per accettare un progetto giusto e serio da cui ripartire».

CRISI SAMPDORIA«Da fuori si è percepita una situazione di grande difficoltà da parte di tutto l’ambiente. Si percepiva dall’esterno un malessere che è finito anche sul campo. La squadra non è riuscita a lottare fino in fondo per la salvezza che poteva essere un obiettivo raggiungibile essendo così bassa, 31 punti. Si poteva recuperare, ma probabilmente il peso delle vicissitudini societarie è stato troppo grande da sopportare. Non ha permesso ai calciatori di scendere in campo con la testa sgombra. C’è tanta amarezza, ma se oggi la Sampdoria ha una nuova opportunità di ripartire è merito anche dei tifosi che hanno dimostrato un amore che ha impressionato l’Italia ma anche l’estero. Il popolo doriano si merita di avere una società nuova che possa dare un futuro roseo».

RITORNO«Per il momento è meglio non parlare di questo. Voi sapete l’amore che mi lega la Sampdoria per quella grande impresa che abbiamo fatto. La stima reciproca che ho per i tifosi blucerchiati e quando torno a Genova sento sempre questo amore che non finirà mai. Sono orgoglioso di aver dato un contributo indelebile per la storia della Sampdoria. Sono felice che si stia risolvendo la questione societaria».

GUARDIOLA«Posso dire che Coverciano è la scuola migliore in Europa e nel mondo. Sono amico con Guardiola dai tempi del Brescia. Siamo stati insieme e sono stato da lui. È un grandissimo allenatore e lo ha dimostrato. Gli allenatori italiani all’estero sanno farsi valere. A mio avviso sono tutti molto preparati e hanno una preparazione all’avanguardia».

PASSATO«In corso di quella stagione straordinaria con la Sampdoria ma anche molto complessa e travagliata, magari ci fu qualche vicissitudine anche a livello di discussioni. Non ho mai guardato ai miei interessi, ma solo al bene comune e della mia squadra. Facevo le mie considerazioni, senza guardare niente o ascoltare nessuno. Magari questo ha dato un po’ fastidio».

TIFOSI«Quando sono tornato anche da avversario ho sempre trovato una grande accoglienza. Le emozioni alla Sampdoria sono quelle più grandi che ho vissuto in carriera. Con la coesione del gruppo, l’organizzazione e la mentalità ci ha permesso di arrivare a fare qualcosa che è stato difficilissimo da fare. Da sesti a promossi in Serie A. Un campionato difficile che abbiamo recuperato e vinto. Questo la dice lunga su come l’abbiamo vissuto».

ALLENARE LA SAMP«Solo per affetto risponderei assolutamente sì, quello che mi lega a questa piazza e a questa società resterà per sempre. Per la Sampdoria non esiste la categoria. Sarebbe un sì di tutto cuore».

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