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2015

La Domenica con Lei – Punticino ino ino

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Il Doria conquista quel punticino che mancava per avere la certezza di finire davanti all’Inter e, quindi, beneficiare in prima persona della più che possibile esclusione del Genoa dalla prossima Europa League. La Samp conquista un pareggio giocando una gara brutta, sgasata come una Coca cola aperta da settimane, senza alcun acuto degno di nota e impregnata di un logorio fisico e mentale fin troppo evidente. Dopo dieci minuti di partita personalmente non vedevo l’ora fosse finita per non vedere più una squadra comprensibilmente stanca dopo una stagione al di sopra di ogni aspettativa. Se il campionato durasse altre due partite la Samp probilmente perderebbe altre posizioni in classifica. E’ finita, meglio così.

Il primo tempo è stato davvero irritante con un Parma dominatore del campo, sia qualitativamente che tatticamente. Per non parlare della questione fisica, vero problema della Sampdoria di questo finale di stagione. Gli uomini di Donandoni sono stati bravissimi a fare densità in fase difensiva e a colpire in contropiede con grande efficacia e continuità. La Samp si è trovata in una situazione paradossale dovendo attaccare (troppo lentamente) una difesa schierata per poi rinculare pericolosamente (e in affanno) ad ogni acuto gialloblu. Troppo lunga è apparsa la squadra di Mihajlovic, male accompagnata dai suoi giocatori di maggior talento: Soriano, Eto’o e Muriel. Se poi a tutto questo aggiungiamo un costante ritardo in ogni palla 50-50 e una sostanziale carenza di spunto nei momenti in cui si doveva cambiare passo, allora abbiamo uno spaccato abbastanza realistico delle difficoltà di questa Sampdoria di fine stagione. Mihajlovic ha detto in conferenza che sono solo i risultati deficitari a orientare la critica nei confronti della condizione fisica della squadra. Io invece ritengo che sia vero il contrario:la condizione fisica (e mentale) precaria ha determinato i risultati negativi delle ultime partite. Inoltre queste problematiche hanno scoperto alcune lacune tecniche della rosa, come già ampiamente detto nelle altre partite. Con la corsa e l’atteggiamento propositivo è possibile supplire anche alle mancanze qualitative di squadra. Una volta che vengono a mancare questi due elementi i difetti tendono a emergere con maggiore concretezza

Il secondo tempo è stato di gran lunga inferiore come ritmi al primo. La Samp si è trovata per due volte a condurre e due volte si è fatta raggiungere, rendendo sofferto e sospirato anche questo benedetto punticino. Contro il Parma è sembrato tutto così difficile e tirato che davvero la sensazione era quella che sarebbe potuto succedere l’irreparabile da un momento all’altro. L’ingresso di Correa, abbinato a un baricentro di squadra nettamente più alto e a un accorciamento delle distanze fra i reparti, ha sicuramente aiutato il Doria ha gestire meglio la ripresa, nonostante ci fosse poca lucidità negli ultimi metri. Il pareggio è arrivato non con pochi patemi ma ha sostanzilamente reso giustizia a una stagione che il Doria ha largamente gestito con grande personalità. Il merito di finire davanti a squadre come Inter, Milan e Torino non è assolutamente da sottovalutare come non lo è il fatto di aver buttato all’aria un vantaggio consideravole sulla settima in classifica. 

La Samp conclude il suo campionato al settimo posto, meritandosi tutto sul campo senza bisogno di particolari analisi da allenatori da poltrona. Il finale di stagione è stato negativo e per questo, probabilmente, non è possibile definirsi completamente soddisfatti della posizione in classifica. Nessuno però è altrettanto stupido da pensare che il Doria non abbia fatto un campionato straordinario, ben al di sopra delle proprie possibilità. L’amaro in bocca c’è ma, almeno per quanto mi riguarda, è decisamente maggiore il sentimento positivo di aver ritrovato una squadra in grado di giocarsela con tutti e di sognare l’Europa. Ora un nuovo capitolo della storia con l’addio di mister Mihajlovic e lo sviluppo naturale di una squadra che deve ora misurarsi con le aspettative, cosa mai facile a questi livelli. Chi vivrà vedrà.

Un saluto a tutti i lettori della rubrica e un arrivederci alla prossima stagione, sempre su Sampdoria News 24. Forza Doria.

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