L'architetto Zoppini: «Coronavirus? Ecco come cambieranno gli stadi»
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L’architetto Zoppini: «Coronavirus? Ecco come cambieranno gli stadi»

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Parla l’architetto Zoppini: «Così cambieranno gli stadi con il Coronavirus»

La pandemia di Coronavirus non potrà tenere gli stadi chiusi per sempre. Anche quando i tifosi potranno nuovamente accedervi, tuttavia, le norme da rispettare saranno diverse e la struttura stessa degli impianti potrebbe essere rivista. L’architetto Alessandro Zoppini, che ha progettato impianti sportivi per tre Olimpiadi, ha discusso il tema con Il Corriere della Sera.

«Nel lungo tempo non penso a stadi che da 60 mila posti diventeranno di 30 mila, non sarebbe sostenibile economicamente. Magari si può ridurre la capienza del 10%, non di più. Non immagino plexiglass che separino i tifosi. Tutti gli spazi comuni, però, dai bagni alle aree food, dovranno essere più grandi. Diverso il discorso sul medio termine: dovremo convivere col virus e quindi avere strutture adattabili, per esempio seggiolini che possono abbassarsi. Inoltre credo che prevarrà la ventilazione naturale, più sicura dell’aria condizionata».

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