Luca Pellegrini: «La Sampdoria deve blindare Delio Rossi» - Samp News 24
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2013

Luca Pellegrini: «La Sampdoria deve blindare Delio Rossi»

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La salvezza è arrivata con due giornate d’anticipo per la Sampdoria di mister Delio Rossi. Il tecnico romagnolo, arrivato a Genova lo scorso 17 dicembre 2012, è riuscito a centrare l’obiettivo stagionale della società; la formazione blucerchiata ha trovato una quadratura e un gioco che gli ha permesso di conquistare punti importanti per la classifica.

Ma sul più bello la Samp si è quasi fermata, infatti dopo la vittoria casalinga col Parma i blucerchiati hanno tirato i remi in barca, lasciando spazio a prestazioni poco convincenti, solo a sprazzi si è vista la vera Sampdoria.
La cosa importante è che la Sampdoria anche il prossimo anno giocherà in Serie A e già da oggi si potrà pensare al futuro, alla prossima stagione che dovrà avere un saldo punto di partenza, la riconferma di mister Delio Rossi.

Così Luca Pellegrini, ex capitano della Sampd’Oro, sul blog Samplace di Primocanale Sport, analizza quello che, secondo lui, dovrà essere il futuro della Sampdoria. Il titolo al suo commento post Lazio-Sampdoria è preciso e chiaro: “Delio Rossi +6: il futuro e in fretta”: «Chiarisco subito il titolo. Anche perché sarò breve: la Sampdoria ha un allenatore importante e dovrà blindarlo. Dicevo Delio Rossi +6, dove il +6 riguarda i 6 innesti che credo il tecnico chiederà per rinnovare. Innesti necessari e pure giusti per alzare l’asticella e soffrire meno. Giusti come la salvezza ottenuta quest’anno: il mantenimento della categoria dopo il baratro (soprattutto economico) della serie B era l’obiettivo corretto. Ora si può cambiare marcia e io sono ottimista perché credo che i margini per la firma ci siano tutti.

Partiamo dal modulo: Rossi vorrà cambiare. Il 3-5-2 era di emergenza, meglio la difesa a 4 col trequartista e due attaccanti. Alla luce di questo e della molto probabile partenza di Romero serviranno: un portiere, due difensori (un centrale e un terzino sinistro), un fantasista (o comunque un centrocampista duttile) e uno o due attaccanti. Insomma 6 elementi affidabili, tra questi 4 o 5 titolari. Priorità? Personalmente opterei per un portiere esperto con un giovane alle spalle, un centrale difensivo ‘sicuro’ e un attaccante da doppia cifra. Poi il resto.

Bene anche proseguire il progetto giovani col rientro di Regini ed Eramo oltre a seguire il mercato estero: occhio però a non innescare di nuovo casi come quelli di Poulsen e Mati Rodriguez.

Come ottenere tutto questo? Fidandosi del tecnico, che dovrà operare in sinergia con la società, e affidandosi alle capacità del ds Osti di individuare le giuste pedine restando attenti al bilancio. Fondamentale poi sarà monetizzare al meglio la ‘merce’ in uscita per reinvestire: Icardi all’Inter, Zaza a una big, Romero (che piace molto al facoltoso Monaco), senza contare la possibilità di trattare già con la Juve la comproprietà di Poli (che poi potrebbe restare magari ancora un anno). Questi i nomi più importanti, ma in uscita magari si potrà fare anche di più.

Un abbraccio a tutti!».

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