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Mihajlovic si commuove: «Boskov? Non so se ridere o piangere»

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Mihajlovic ricorda Boskov: «Per me è stato come un padre. Non so se ridere o piangere»

Domani per Sinisa Mihajlovic saranno già 300 giorni da quando ha varcato le porte dell’ospedale Sant’Orsola per iniziare la terapia contro la leucemia che lo ha colpito. Adesso il tecnico del Bologna ha ripreso ad allenarsi a Casteldebole: «Come sto? Bene bene, grazie… Torno qui anche domani (oggi, ndr): sono stato a casa dal 4 marzo e adesso che ci sto a fare in hotel?», ha scherzato a La Gazzetta dello Sport.

L’allenatore serbo, con un importante trascorso con la maglia della Sampdoria, è stato paragonato ieri dal suo ex compagno Gianluca Pagliuca a Vujadin Boskov: «Per me è stato quasi come un padre. Ho letto le parole di Pagliuca, ha detto cose belle. Quando penso a Vujadin non so se piangere o ridere da quanto era simpatico e spassoso. Pensi: gli unici due campionati vinti dal Vojvodina sono stati quelli con lui allenatore prima e io giocatore poi, nel ’66 e nell”89», ha concluso Mihajlovic.

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