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Quagliarella chiama Mancini: «Vado a piedi in Nazionale»

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Quagliarella a tutto tondo: «Il mio gol un momento di lucida follia, è per i genovesi. Defrel è un gran giocatore, miglioreremo in trasferta»

A margine dell’evento che gli è valso il “Premio carriera esemplare Gaetano Scirea“, giunto quest’anno alla sua 27esima edizione, l’attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella – premiato insieme all’ex compagno Andrea Barzagli – ha espresso la propria felicità per il riconoscimento ottenuto e ha poi fatto il punto della situazione sul campionato suo e della Samp, iniziando naturalmente dal colpo di tacco che ha sancito il 3-0 al Napoli: «Lo vedo dappertutto, anche sui social. Sicuramente è un bel momento – ha affermato l’attaccante ai microfoni di A tutta Samp -, anche ritirare questo premio è un motivo di orgoglio. Rivendendo la rete forse posso dire che è il mio gol più bello, è stato un momento di “lucida follia“: l’attaccante vive di istinto, e in quel momento il mio istinto è stato colpire di tacco».

La partita contro il Napoli è stata una grande rivincita per tutta la banda blucerchiata, criticata aspramente dopo la partita persa a Udine: «Il nostro obiettivo è la salvezza, abbiamo cambiato tantissimi giocatori e ci vuole del tempo. Non eravamo brocchi dopo Udine e non siamo fenomeni adesso. Dobbiamo limare i tanti errori che facciamo, il mister lavora molto in settimana per farci migliorare, poi è normale che speriamo di fare un campionato all’altezza perché abbiamo un pubblico straordinario che ci spinge sempre ad andare oltre. Se siamo più forti dello scorso campionato? Quest’anno ci sono tanti giovani, la nostra fortuna è che abbiamo un grande allenatore e un ambiente che ci fa lavorare con serenità, il pubblico è sempre il dodicesimo uomo in campo. Poi insomma, fare una squadra di solo giovani non è positivo, c’è anche bisogno di chi ha esperienza, di chi ha passato momenti duri e sa affrontarli. I veri giocatori si vedono in questi momenti».

A dispetto delle ottime prestazioni in campo, Quagliarella non sembra più credere troppo alla possibilità di una convocazione in Nazionale: «Ciò che fa il ct è giusto, c’è bisogno di una rosa giovane. Se un giorno dovesse arrivare la chiamata poi ci vado a piedi, ma va bene così. Se il mio gol lo avesse fatto CR7? Forse se ne parlerebbe, ma Cristiano Ronaldo non ha bisogno di fare un gol come il mio, ne ha fatti anche di più belli. Davanti a questo giocatore c’è solo da togliersi il cappello. Il mio gol dedicato è stato dedicato ai genovesi, è vero. Noi siamo sotto i riflettori e quindi da noi devono partire le iniziative, noi possiamo dare un piccolo sorriso alle persone che hanno sofferto. Domenica ci tenevo a regalare una vittoria ai tifosi e a poterla dedicare a loro». Il nuovo compagno di Quagliarella in attacco è Gregoire Defrel, un tipo di centravanti diverso da Zapata: «Defrel è un gran bel giocatore, dà una mano. Agli attaccanti il mister chiede tanto lavoro, se non corri rischi di fare brutta figura. Zapata qui ha fatto benissimo ed è andato a fare un’altra esperienza, qui abbiamo anche altri giocatori giovani. Siamo coperti in attacco. La partita di Frosinone? Dovremo fare bene, c’è stata della difficoltà fuori casa. Con il mister – conclude l’attaccante – stiamo lavorando anche su questo».

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