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Quagliarella Juventus, Pedullà: «Non la penso come Ranieri»

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L’ipotesi della cessione di Quagliarella alla Juventus è reale. L’opinione di Alfredo Pedullà: «Non è un premio alla carriera»

Il futuro di Fabio Quagliarella è tutto da scrivere. L’attaccante della Sampdoria è nel mirino della Juventus, ma c’è distanza tra la richiesta contrattuale del calciatore e la proposta del club bianconero. Alfredo Pedullà, su Sportitalia, si è detto di diversa opinione rispetto alle parole di Claudio Ranieri sulla trattativa.

PAROLE RANIERI – «La penso diversamente da Ranieri. Che Quagliarella possa tornare alla Juve non ci sono dubbi sarebbe un premio ma non lo vedo come un premio alla carriera quando hai quasi 38 anni. Per me il premio alla carriera è giocare e segnare. Se vai alla Juve e quando giochi con Dybala, Ronaldo, Morata? Mai, giochi venticinque minuti se succede malauguratamente qualcosa. Quindi io il premio alla carriera lo vedo diversamente rispetto a Ranieri, la sua mi sembra un po’ una frase fatta che non ha un senso».

TRATTATIVA FREDDA – «La Juventus può anche decidere di prendere Quagliarella, ma non credo sia una cosa molto calda adesso e non sono tanto convinto che si riscalderà però poi vediamo. Il premio alla carriera è quando hai un contratto e decidi di giocare fino a 40 anni, la Sampdoria ti rinnova quel contratto, tu giochi, segni e batti qualche record facendo dei goal, per me quello è il premio alla carriera. Per me non è andare in un club e non giocare mai, io la leggo così, tutto è opinabile. Credo sia anche giusto che lui continui essendo un classe ’73  giocando, ma secondo me quello che ha detto Ranieri non ha un senso. Fai da ora a giugno e poi dal primo luglio cosa fai, trovi un’altra squadra quando magari la Sampdoria ti offre il rinnovo? Per me non ha un senso. Se è un premio alla carriera come dice Ranieri, e io non condivido, facciamo allora due anni di contratto».

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