Hanno Detto
Raab (Carl Zeiss Jena): «La Sampdoria per noi fu una grande avversaria»
Sampdoria, l’ex calciatore del Carl Zeiss Jena Jurgen Raab parla della sfida con i blucerchiati in Europa
Parlando ai microfoni di Telenord Jurgen Raab, ex calciatore del Carl Zeiss Jena, ha ricordato la sfida contro la Sampdoria in Coppa delle Coppe nella stagione 1988-89. Queste le sue parole:
EUROPA – «Per noi del Carl Zeiss quella Coppa delle Coppe 1988-89 era un ritorno in Europa: dopo la cavalcata del 1981, la finale persa contro la Dinamo Tbilisi, nella squadra c’era stata una grande involuzione. Nel 1988 eravamo giovani, giocammo la finale di Coppa di Germania Est contro la Dynamo Berlino, perdendo con sfortuna ai supplementari, ma ci qualificammo per la Coppa Coppe. Al primo turno eliminammo gli austriaci del Kremser, vincemmo per 5-1 qui a Jena. Poi incontrammo questa squadra giovane, la Sampdoria. Era una grande esperienza per noi, una grande avversaria, sapevamo sarebbe stato difficile eliminarla. In entrambi gli stadi ci fu il pienone, una splendida atmosfera, soprattutto nello stadio a Genova che veniva ricostruito per il Mondiale. Fu fantastico.»
NUMERO 10 – «Ho sempre portato il numero 10, anche se avevo ereditato il 9 ad inizio carriera dalla leggenda Pietro Ducke. Ma mi sono sempre sentito un 10 come posizione e se dovevo scambiare la maglia volevo la 10 degli avversari. E’ bello avere un ricordo e poi all’epoca Mancini era in Nazionale, come Vialli, e guardando alla carriera che ha fatto è fantastico avere ancora la sua maglia.»
GOL – «Il mio gol è nato da una palla lunga, ero un po’ stanco in quel momento, ho lasciato rimbalzare la palla e mi sono detto che se avessi calciato bene, avrei avuto un’occasione per segnato. E forse sono stato un po’ fortunato, lo ammetto. Allo stesso tempo, a pensarci è stato l’ultimo gol nelle coppe europee per il Carl Zeiss Jena. In quel momento non l’avremmo mai pensato.»