Sampdoria, Ranieri: «Keita non è Lukaku. Gabbiadini? Ho deciso così»
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Ranieri: «Keita non è Lukaku. Gabbiadini? Ho preso la mia decisione»

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Ranieri non teme il Bologna e fissa più in alto l’asticella della Sampdoria: le sue parole alla vigilia della trasferta

Claudio Ranieri, tecnico della Sampdoria, ha fatto il punto a margine della conferenza stampa sui singoli calciatori a disposizione e sugli obiettivi dei blucerchiati. Le sue parole riportate dal Secolo XIX.

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OBIETTIVI – «È logico che io pretenda sempre il massimo dai miei calciatori. Abbiamo detto che 40/43 punti sono necessari per la salvezza ed è il primo step. Però bisogna anche ricordare che ho detto che se abbiamo fatto 26 punti nel girone di andata dobbiamo farne 26 anche al ritorno. Uno più, uno meno. Questo è il mio punto di vista, questa è la mia ricerca, questa è la mia motivazione. Che cerco di trasmettere anche ai miei calciatori».

SQUADRA – «Sono contento del gruppo che abbiamo. Però ricordiamoci sempre che nella scorsa stagione abbiamo sempre lottato per evitare la retrocessione e che per quella in corso è stata approntata una squadra che avesse come obiettivo il raggiungimento di una salvezza tranquilla. Finora siamo nel range e a questo punto però non dobbiamo mollare».

PRECEDENTI – «La Sampdoria non vince a Bologna dal 2003. Il credo in questi numeri, sia nelle serie positive che in quelle negative, ma so che nell’arco del tempo le variabili sono ammesse e ci stanno. Ecco, allora mi auguro che proprio questo sia l’anno della variabile».

SCONFITTE CON IL BOLOGNA – «Me le ricordo tutte. Il nostro obiettivo è disputare una grande partita contro un Bologna allenato da un grande tecnico, passato sulla mia attuale panchina, e con grandi giocatori. Sarà un confronto pieno di trappole. Cercano sempre l’uno contro uno, il passaggio filtrante tra le linee per mettere in difficoltà le difese avversarie… dovremo essere abili a restare stretti».

VOCI TOTO ALLENATORE – «Quanto cominciano a uscire queste voci non credo mai che sia colpa dei giornalisti. Tra l’altro sono usciti ottimi nomi… che devo dire? Ho 50 anni di calcio per cui vado avanti per la mia strada. Non mi pongo domande nemmeno sul trattamento riservato dalla critica alla mia Sampdoria. Penso a fare punti, per il resto accetto tutto, critiche e complimenti. Certo mi fanno più piacere i complimenti, ma questa è una frase alla Catalano… però noto che dietro di noi ci sono squadre che in teoria avrebbero dovuto esserci davanti».

ASTICELLA – «Non vinciamo da un mese, ma le ultime prestazioni mi asciano sufficientemente tranquillo. Quei tre punti con il Cagliari ci avrebbero messo in una posizione di classifica ancora più tranquilla, ma come ho detto ai miei calciatori, le partite si possono perdere al 95′, ma si possono anche vincere. Se facciamo sei punti nelle prossime due gare, eguaglieremo il punteggio del girone di andata».

AUGELLO – «Ha un problema alla parte alta dell’addome, ma sarà titolare».

GABBIADINI TITOLARE – «Manolo dall’inizio ancora no, si sta riprendendo ma deve farlo gradatamente, per non ripetere gli stessi errori commessi con Ferrari o Torregrossa. Che ora sta pagando il super affaticamento accumulato a Brescia, quando aveva giocato 10 partite in un mese».

KEITA – «Lo abbiamo preso per le doti di velocità, ultimamente invece viene incontro alla palla e non va. Gliene ho parlato. Noi siamo abituati a giocare in verticale. Io non amo il possesso ma creare occasioni da gol e lo faccio con giocatori che mi vanno nello spazio. Quello che mi aspetto da lui. Per il resto, ha già segnto cinque gol, non possiamo aspettarci che segni ogni volta. Non è Lukaku».

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