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Ranieri vuole un Torino-bis: «Confermiamoci con la Fiorentina»

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Sampdoria-Fiorentina, Ranieri: «Confermiamo la prestazione di Torino. Partita difficile e pericolosa»

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Il programma della 24esima giornata di Serie A vede la Sampdoria impegnata al “Ferraris” contro la Fiorentina. Il tecnico Claudio Ranieri ha presentato la sfida in conferenza stampa: «La vittoria a Torino è stata importante perché ci ha dato i tre punti. Non guardiamo la classifica degli altri e sappiamo che sarà un campionato combattuto fino alla fine. Ci siamo svegliati un po’ in ritardo, ma abbiamo saputo reagire».

«Quando si scende in campo, i vantaggi dal saper lottare per certi obiettivi non si vedono. Ovvio, ci possono essere fattori che possono fare la differenza. Iachini è un allenatore coriaceo, che infonderà cose che conosco bene nella propria squadra. La Fiorentina ha vinto a Napoli e messo in difficoltà la Juventus».

«Loro si sono rafforzati nel mercato di gennaio. Hanno i nostri stessi obiettivi in questo momento, ma diversi per quanto riguarda il futuro. È importante confermarci. Sarà una partita difficile, pericolosa, veloce, perché le squadre cercheranno la profondità e i capovolgimenti di fronte». Sul mercato della Samp, invece, Ranieri si dice soddisfatto: «Sono arrivati giocatori che mi mancavano, Yoshida e La Gumina. Siamo meglio assortiti, più che migliorati».

Il tecnico passa a parlare di Omar Colley, che contro il Torino ha commesso un altro errore che poteva costare caro alla Sampdoria: «Ha fatto un errore, è vero, ma è stato concentrato per tutta la partita. Gli errori li facciamo tutti. È quando i giocatori non sono concentrati che impazzisco. Io conto su di lui. Yoshida? Arriverà anche per lui il suo momento».

Della quota salvezza, Ranieri preferisce non parlare: «Arriviamo a quaranta punti e poi vediamo cosa succede. Non sono cose che guardo». Il rombo sembra calzare a pennello per la Samp: «Segno di maturità il 4-3-1-2? Maturità di chi? Mia? (ride, ndr). A parte gli scherzi, è un segno di maturità, mi dà ampia opportunità. Lo provai a Napoli. Loro fanno bene anche il 4-4-2, con il rientro di Depaoli potrebbe essere il modulo giusto dato che loro utilizzano il 3-5-2».

Sulla possibilità di introdurre il VAR a chiamata: «Può essere simpatico. Bisogna vedere come la prendono gli arbitri, ma è un segno di apertura. Il gioco è più veloce di anni fa, loro sono preparati e competenti, ma qualcosa può sfuggire. Questa macchina infernale può essere utile per fare in modo che le partite siano più fedeli. Il tempo effettivo? Io sono d’accordo, ho giocato a basket. Si potrebbero fare i 30′ canonici quando la palla è in gioco. Se c’è una cosa che mi dà fastidio e che ho imparato in Inghilterra è che il prodotto calcio viene venduto in tutto il mondo, per questo non si possono fare dichiarazioni post partita sull’arbitro. Da noi si chiede qualsiasi cosa, è antipatico. Il protestare sistematicamente lo fanno tutti, non è bello. Qualche volta anche io l’ho fatto, ma a me non piace».

Certamente, se Ranieri avesse avuto la possibilità di arrivare alla Sampdoria in estate, il campionato avrebbe una piega diversa: «Quando entri in corsa le difficoltà ci sono sempre. Per quanto tu conosca i giocatori, una volta che ci sei dentro è diverso. Se avessi potuto fare il precampionato, avrei potuto sperimentare. Ad esempio certi cambi non li faccio perché non posso sbagliare tutto. Certe scelte sono vincolate a queste cose. Sono qui per lavorare a testa basta. Sono soddisfatto perché ho trovato un ambiente di lavoro meraviglioso e mi sento a casa. È la cosa più importante. Quando parlo di ambiente parlo della società, della squadra, dei tifosi».

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