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Sampdoria, l’accordo con Accardi: ecco tutti i dettagli e le sue manovre

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Pietro Accardi è diventato ufficialmente il nuovo direttore sportivo della Sampdoria, ecco i primi passi del nuovo dirigente

È un periodo rivoluzionario in casa Sampdoria dove stanno cambiando diverse cose. Tra tutte la più importante forse, quella più rilevante è l’arrivo del nuovo ds Pietro Accardi. Si tratta di un ex giocatore blucerchiato che, per iniziare questa avventura, ha rinunciato all’ultimo anno di contratto che aveva con l’Empoli.

La particolarità di questa trattativa è che la Sampdoria mai si era legata per così tanto tempo ad un dirigente dell’area tecnica. L’ex centrale percepirà uno stipendio di 650 mila euro l’anno per tre anni, mentre in caso di promozione arriverebbero anche 350 mila euro bonus, raggiungendo così il milione.

È stato un segnale chiaro quello del presidente che vuole mantenere la promessa fatta dopo la sconfitta di Palermo. Il nuovo direttore sportivo riprenderà il lavoro il prima possibile in quanto non vedeva l’ora di tornare in una città che gli ha preso il cuore.

Infatti, stando a quanto riporta il Secolo XIX il difensore non ha mai dimenticato quel periodo con la maglia blucerchiata: «Ricordo la vittoria nel derby, quello con il gol di Maggio, e la mia prima rete per la Samp contro il Catania, sotto la Sud».

Ricorda tutto del periodo di Delneri e della retrocessione. Pietro era infatti uno dei caratteri forti della squadra insieme a Nicola Pozzi e ad Antonio Cassano con i quali faceva gruppo fisso nei ritiri di Moena. In seguito ci sarebbe stato il passaggio a direttore sportivo ad Empoli dove riuscì ad ottenere due promozioni in Serie A.

Sarà forse lui l’uomo giusto per la risalita della Sampdoria? Sicuramente lui ha le idee chiare in quanto ha affermato che: «Noi pensiamo che in B ci vogliono giocatori mentalmente pronti per la categoria perché spesso quando scendono dalla A fanno fatica. È la testa a fare la differenza. Non è detto che in dieci anni di A alle spalle un giocatore faccia automaticamente la differenza in B.»

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