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Dossena: «Fiorentina poco serena. Ecco l’obiettivo della Sampdoria»

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L’ex calciatore Giuseppe Dossena ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al prossimo match tra Sampdoria e Fiorentina. Le sue parole

Giuseppe Dossena, ex di Sampdoria e Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Bruno in merito al prossimo match in programma domenica 14 febbraio.

LE SQUADRE – «Gli organici sono quelli che poi scendono in campo, non so se i viola sono superiori, ma perlomeno si equivalgono. Si tratta di due squadre che lottano per non retrocedere, non dovrebbero essere in questa posizione di classifica, ma le partite sono sempre meno e c’è sempre meno margine di errore. I blucerchiati stanno facendo un po’ meglio, ma anche loro devono stare molto attenti».

ATTACCO VIOLA – «Fa fatica a segnare ed ha avuto grossi problemi, ma ormai non si può più mettere mano alla rosa. Sono veramente rammaricato per Commisso che viene mortificato da un Paese che non aiuta chi ha voglia di investire, vorrebbe costruire uno stadio e non lo può fare, ha buttato anima e corpo nel Centro Sportivo, speriamo di non far scappare persone come lui che non è mai uscito sui giornali prima dell’acquisto del club. Se hai una proprietà con queste caratteristiche è fondamentale. Tutti quanti possono ispirare, è uno dei primi passi per crescere. I giocatori della prima squadra al Torino portavano quelli più giovani al pensionato, è importantissimo».

RIBERY – «Benissimo all’inizio, non si discute il campione e il giocatore, ma mi sembra si sia un po’ intristito ed abbia perso un po’ di entusiasmo. Qualche infortunio e qualche acciacco non gli ha permesso di essere al massimo, avrebbe bisogno di rifiatare, ma la situazione di classifica non gli dà una mano. Penso che stia facendo un grande sforzo per andare in campo anche non nelle migliori condizioni perché i giovani hanno bisogno di lui. Mi auguro che dia il contributo che deve dare nello spogliatoio, ma non ho dubbi».

KOKORIN – «Bisogna dargli tempo, ma la Fiorentina non ne ha. Può essere un investimento, ma mi rendo conto che trovare giocatori pronti sul mercato è difficile. La squadra non costituisce un patrimonio di serenità per chi arriva, credo si sia deciso per questo di fare un tipo di investimento simile. Vanno trovate soluzioni alternative per far segnare magari anche i centrocampisti».

FIORENTINA COMPETITIVA – «A differenza degli anni passati non è difficile farlo perché i dettagli si possono migliorare in casa, chi la guida ha un’enorme responsabilità, ma il mercato offre tante soluzioni. Ci vogliono professionisti seri e una società con le spalle larghe. Non mi spaventerei, ma vanno poi messe tutte le cose al loro posto».

LOTTA SALVEZZA – «Lo Spezia mi ha sorpreso come il Benevento, ma non sono al riparo da brutte sorprese e lo hanno ben chiaro anche loro. Non ci vuole molto ad essere protagonisti, ma passione, entusiasmo e voglia di lavorare. Chi arriva primo a gestire le menti di questi ragazzi significa che avrà risultati perché la parte complicate è quella. Gli allenatori si devono fare il segno della croce prima di andare a letto tutte le sere per sperare di trovare giocatori responsabili il giorno dopo».

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