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Giampaolo: «Battiamo la Juve e celebriamo Quagliarella». Sul Genoa…

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Sampdoria-Juventus, Giampaolo vuole una vittoria: «Facciamo l’impresa e celebriamo Quagliarella»

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Ultima conferenza stampa della stagione per Marco Giampaolo. Tra le mura della sala stampa del “Mugnaini” di Bogliasco, il tecnico della Sampdoria presenta i temi legati alla sfida contro la Juventus, partita in programma domenica alle ore 18: «Sarebbe opportuno chiudere bene davanti ai nostri tifosi. È una partita che qualche motivazione la dà. Potrebbe essere l’occasione per battere due volte la Juventus negli ultimi anni, impresa quasi impossibile e comunque sarà l’occasione per salutare i nostri tifosi e speriamo di celebrare Fabio Quagliarella. Dovremo cercare di divertirci in maniera seria, perché a perdere non ci sta nessuno. Nemmeno un’amichevole si accetta di perderla. La motivazione è che la squadra possa chiudere davanti al pubblico in maniera seria. I ragazzi si sono allenati bene, hanno fatto il loro percorso. Non ci sarà Andersen perché ha detto che non si sente sicuro. La formazione? Giocheranno Rafael, Bereszynski, Ferrari, Colley, Sala, Linetty, Praet, Barreto, Ramirez, Defrel e Quagliarella».

«Il futuro? Devo parlare bene con Osti e poi con il presidente, se dovesse essere un addio ne parleremo nel momento opportuno. Adesso siamo ancora in un ambito di discussione. La Sampdoria è sempre al di sopra degli interessi individuali, allenatore compreso. È la Sampdoria che sta al di sopra di tutto. Faremo le cose in maniera responsabile e coscienziosa. Le somme si tirano alla fine del ciclo. Ho sempre lavorato per migliorarmi, per migliorare la squadra. Ho sempre lavorato per aggiungere qualcosa in più sempre. Ieri ho fatto una riunione con i miei collaboratori, facendo considerazioni sull’annata e sulle cose che bisogna fare meglio. Spunti di autocritica per migliorarsi ce ne sono tanti. Non ci fermiamo a quello che abbiamo fatto. Siamo continuamente in competizione con noi stessi. Se stiamo alla Sampdoria, miglioreremo la Sampdoria».

E sulla retrocessione del Genoa, che potrebbe concretizzarsi all’ultima giornata: «Il derby colora il campionato italiano, perché abbiamo sempre detto che è il più bello d’Italia. Qualcosa si perderebbe in questo senso. Il Genoa ha ancora margini per salvarsi, le partite che ci sono domani sono tutte da giocare. In questo caso dipende più dall’Empoli, ma anche dal Genoa. Se entrambe dovessero vincere passerebbe l’Empoli, che è una piazza che mi ha rilanciato e mi ha dato un’opportunità. Fanno calcio bene, con le risorse economiche di una città di provincia. Il Genoa dovesse andare giù verrebbe a mancare la partita più sentita, ma è già successo che loro fossero in B e la Sampdoria in A».


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