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Sampdoria-Milan, le pagelle: disastro Rafael, Murru inesauribile

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Le pagelle di Sampdoria-Milan: Murru corre per due sulla fascia, Rafael rovina la partita della Samp nell’ultima mezz’ora

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Rafael 4 – Primo tempo in gran parte tranquillo per il portiere brasiliano, ottimamente protetto dalla propria difesa, tranne che per le due occasioni milaniste con Higuain e Castillejo, che fanno correre un brivido lungo la schiena del numero uno doriano. Poi, dopo il gol di Cutrone perde la testa: folle l’uscita che vale il 2-0 del Milan, quindi raccoglie il pallone con le mani sul retropassaggio di un compagno. Una mezz’ora da horror.

Sala 6 – Come Murru, aggredisce fin da subito gli avversari restando alto e mantenendo le distanze corte con Praet, al quale spesso si sovrappone per supportare lo svolgimento dell’azione offensiva. Nella prima frazione controlla perfettamente la sua fascia, tanto che il Milan si trova costretto ad agire sulla destra, nel secondo tempo si preoccupa più di difendere e di controllare Calhanoglu e poi Borini.

Tonelli 5,5 – A metà primo tempo non riesce a calciare un pallone vagante in area di rigore col sinistro, ma non è certo quello il suo mestiere. Il suo intervento alla disperata su Higuain porta forse il Pipita ad affrettare la conclusione verso la porta. Stringe lo stesso Higuain nella morsa difensiva con Andersen per tutto il match, ma si perde clamorosamente Cutrone in occasione del vantaggio ospite.

Andersen 6,5 – Guida la difesa con grande sicurezza mantenendo la linea altissima, praticamente sul centrocampo. Il mancato intervento sul cross di Abate, però, poteva costare caro, ma Castillejo grazia Rafael. Per il resto della partita si francobolla a Higuain sulle imbucate centrali del Milan, anticipando spesso e volentieri con eleganza il centravanti argentino e impedendogli di guardare la porta. Tiene botta sugli avversari fino alla fine.

Murru 7 – Inizia molto alto, soprattutto per tenere il più possibile nella propria metà campo Castillejo. Supporta con costanza la fase offensiva della Samp, costituendo con Caprari la catena più pericolosa dei blucerchiati: è un moto perpetuo sulla fascia, sembra avere quattro polmoni e, nonostante il grandissimo dispendio fisico, si fa sempre trovare lucido quando deve scegliere la giocata. Centoventi minuti giocati alla grande.

Praet 6 – Nel primo tempo la Samp sfonda con più facilità a sinistra, ragion per cui non si vedono azioni di particolare rilievo da parte del belga, che si dimostra comunque, al solito, affidabile anche quando non riesce ad essere appariscente. Se Calhanoglu non tocca praticamente il pallone in tutta la partita il merito è anche suo, sempre pronto a ringhiare sulle caviglie del turco, oltre che naturalmente a spingere quando la Samp riparte.

Ekdal 6 – Gestisce bene il traffico nella propria trequarti, anche se, almeno inizialmente, sembra leggermente frenato da un fastidio muscolare all’adduttore che poi fortunatamente riesce ad assorbire. La sua tranquillità nello smistare la sfera aiuta la Samp a risalire il campo eludendo il primo pressing dei rossoneri, in progresso di partita partecipa sempre più attivamente alle avanzate blucerchiate arrivando anche a impegnare Reina dalla distanza. Il sinistro ciabattato in area a inizio primo tempo supplementare, però, grida vendetta.

Linetty s.v. – Il suo biglietto di presentazione a Castillejo è una poderosa spallata che getta a terra lo spagnolo, tanto per far capire all’ex Villarreal chi comanda in quella zona di campo, peccato che una botta rimediata alla caviglia lo costringa a lasciare il campo dopo una ventina di minuti (dal 20′ p.t. Jankto 5,5 – Entra a freddo e passa il primo tempo a gestire il pallone senza strafare, cercando di entrare in clima partita. Col passare dei minuti poi partecipa maggiormente alla manovra della squadra, supportando Caprari in zona d’attacco ma facendosi apprezzare soprattutto con i recuperi difensivi).

Ramirez 6,5 – Si spende molto, facendo da pendolo fra attacco e centrocampo, abbassandosi spesso fino alle soglie della propria area per recuperare il pallone. Sciocco, come spesso gli capita, il cartellino giallo rimediato per proteste sul presunto fallo da rigore su Caprari, sintomo di un nervosismo che non riesce proprio a frenare. In tutto ciò è comunque il migliore dei suoi nel primo tempo per cattiveria agonistica messa in campo e occasioni create. Cala leggermente nella ripresa e Giampaolo lo chiama fuori (dal 31′ s.t. Saponara 6 – Entra e va immediatamente vicino al vantaggio con un diagonale che si spegne di pochissimo a lato del palo difeso da Reina. Cerca il fraseggio con Caprari e Quagliarella, ma i due attaccanti denunciano le fatiche dei 90′ e non riescono a dialogare con il trequartista con efficacia. Dopo il gol di Cutrone, però, la Samp si disunisce e lui da solo non riesce a trovare la giocata per riaprire la gara).

Caprari 6 – Dopo il tocco di Zapata davanti alla porta va giù troppo facilmente, chiedendo un rigore che non c’è. Come ha abituato nelle ultime partite, si spende molto in corsa, cercando di non dare punti di riferimento agli avversari e di puntare il diretto marcatore per creare superiorità numerica. La palla filtrante che porta Quagliarella a tirare verso la porta rossonera è una giocata di alto livello, ottimo sponsor delle sue qualità tecniche. L’amarezza con la quale lascia il campo è sintomo della sua fiducia e della sua voglia di sentirsi protagonista (dal 47′ s.t. Defrel 5,5 – Giampaolo punta sulla sua velocità e sulla sua freschezza per creare la superiorità contro i provati difensori avversari. Il francese si piazza largo a destra e prova spesso a puntare Zapata, ma non lascia traccia delle sue proverbiali accelerazioni).

Quagliarella 6 – Partita difficile per il capitano blucerchiato, stretto nella morsa di Romagnoli e Zapata e costretto ad allargarsi per ricevere il pallone. Il suo apporto alla partita è comunque, come sempre, encomiabile: scatti, sponde e corsa continua per tenere in costante apprensione la difesa avversaria. Peccato davvero che la mira gli difetti intorno al 75′, quando spara a lato a tu per tu con Reina. Esce tra gli applausi dopo più di 90′ nei quali ha dato tutto (dal 4′ p.t.s. Kownacki 6 – In quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione in blucerchiato Kownacki va vicino al gol con un piatto sinistro che Reina blocca proprio sulla linea di porta e poi con un destro disinnescato proprio dal portiere avversario a pochi metri. Sfortunato).

MILAN (4-3-3): Reina 6,5; Abate 6 (dal 9′ p.t.s. Conti 6), Zapata 6, Romagnoli 6,5, Rodríguez 5,5; Kessie 5,5, Bakayoko 6, Paquetà 5,5 (dal 40′ s.t. Borini 6); Castillejo 6,5 (dal 1′ p.t.s. Cutrone 7), Higuaín 5 (dal 6′ s.t.s. Laxalt s.v.), Çalhanoglu 4,5.

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