Sampdoria invendibile? Romei stupito. I tifosi no

Le dichiarazioni di Antonio Romei, vicepresidente della Sampdoria, hanno scatenato i commenti social dei tifosi blucerchiati

Le dichiarazioni di Antonio Romei, rilasciate ieri a GR Parlamento, hanno scatenato i tifosi della Sampdoria. Il vicepresidente è apparso stupito del fatto che nessuno si sia ancora fatto avanti per rilevare il club blucerchiato e si è posto la domanda sul perché fosse così difficile vendere la Sampdoria. La risposta l’hanno data, diffusamente sui social, proprio i tifosi della Sampdoria nei commenti pubblicati a corredo delle parole di Romei.

Il problema della Sampdoria non è legato ai risultati in campo, quelli non depongono a suo favore ma non sono il motivo per cui nessuno si fa avanti per acquistare il club. Se fosse stato solo un problema di risultati, i potenziali acquirenti avrebbero potuto rilevarla a giugno dell’anno scorso centrato l’obiettivo salvezza. E invece tutte le potenziali trattative sono sfumate. Il problema non sono nemmeno i debiti della Sampdoria, potrebbero diventarlo nei prossimi mesi se la situazione dovesse precipitare, ma con la ristrutturazione messa in atto grazie alla composizione negoziata attuata dal CdA dovrebbero risultare sostenibili per un potenziale acquirente. Il problema è che la Sampdoria oggi non vale i quaranta milioni di euro pretesi da Massimo Ferrero chiede per sistemare i concordati delle sue aziende decotte.

E questo i tifosi l’hanno capito in maniera chiara, cristallina. Chi oggi dovesse pensare di acquistare la Sampdoria dovrà farsi carico di società che ha una esposizione con le banche e gli istituti di credito pesante e penalizzante (oltre 150 milioni di euro) e una maxi-rata con il Fisco da onorare (31 milioni di euro). In più con una squadra a rischio retrocessione (che potenzialmente perderà gli introiti dei diritti tv di Serie A), con un parco giocatori depauperato dal calciomercato e da ricostruire dalle fondamenta a prescindere dalla categoria in cui la Sampdoria si troverà a giocare. A questo vanno aggiunti, come bonus extra, i 40 milioni di euro da pagare a Ferrero.