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Sampdoria-Spal, le pagelle: Ramirez un barlume, Viviano opportuno

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In una partita bloccata dal catenaccio della Spal riesce a emergere Ramirez, con Viviano chiamato a salvare il risultato a più riprese, fino all’evento che scatena Quagliarella.

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Viviano 6,5: Salva in due occasioni il risultato nel primo tempo. Nella ripresa si ripete, confermando la porta inviolata.

Sala 6,5: Giampaolo ha indovinato l’esterno a destra, nonostante l’ottimo periodo di forma di Bereszynski. L’ex Hellas è una spina nel fianco della difesa spallina e spesso si infila anche in area di rigore, dando lustro al numero della maglia che indossa. (Dal 70′ Bereszynski 5,5: rischia di perdersi Mora in ripartenza, per il resto non dà la spinta che aveva dato Sala).

Ferrari 6: C’è ordinaria amministrazione dalle sue parti, con la Spal che pur affondando non riesce a rendersi pericolosa se non sui calci piazzati.

Silvestre 6: Persa la chioma non ha perso la condizione. Fa il suo dovere, in una partita per lo più bloccata e che si affida a qualche guizzo individuale.

Strinic 6: Soffre un po’ le avanzate di Lazzari, ma non naufragando. Prova ad affondare dal suo lato, ma Praet è molto più incisivo. Resta negli spogliatoi durante l’intervallo. (dal 45′ Regini 6: una partita senza eccessive azioni salienti).

Torreira 6,5: Solito motorino instancabile, agile e sgusciante tra le maglie avversarie e architetta il contropiede del 2-0 finale.

Praet 6,5: In Grecia si diceva “bello e buono”, ma il belga è anche audace e quindi premiato dalla fortuna, soprattutto sui rimpalli. Ce la mette tutta, su ogni pallone possibile, correndo, creando, lottando, ma nemmeno lui capisce come sbrogliare la matassa.

Barreto 6: Più rottura che costruzione, come sa fare lui. Tiene bene su Mattiello e lotta sulle palle di sua competenza.

Ramirez 7: Nel suo miglior stato di forma, forse della carriera. Corre su ogni palla, anche quelle che sembrano più perse di altre, dialoga benissimo con i compagni di reparto e prova più volte a suggerire il movimento a Quagliarella e Caprari. Nel primo tempo è il primo a perdere la pazienza nei confronti del direttore di gara, ma è giustificato dall’andamento sgradevole dell’intera direzione, riscattata dal penalty concesso.

Caprari 6,5: Vorrebbe spaccare il mondo, ma la precisione non è sempre dalla sua parte. Arriva addirittura a provarci di testa nella ripresa, ma il gol comunque non arriva, nonostante i continui movimenti nel reparto offensivo. (dal 78′ Kownacki 6,5: riesce a dare la vivacità necessaria alla manovra in pochi minuti).

Quagliarella 7: Fa lavoro di sponda quando può, prova a colpire a modo suo, ma non ha la fortuna dalla sua e si deve arrendere a una partita amorfa, fino al calcio di rigore, che ristabilisce l’ordine delle cose e gli permette di andare in gol anche subito dopo, coronando un ottimo break sulla trequarti.

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