Sampdoria, troppi costi: anni di scelte sbagliate
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Sampdoria, troppi costi: anni di scelte sbagliate

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Dal 2019 al calciomercato estivo del 2021: solo errori di valutazione per la Sampdoria. Da D’Aversa a Stankovic

Dal 2019 e dalla scelta scellerata di non accettare l’offerta di Dinan-Knaster a oggi, Massimo Ferrero ha preso una serie di decisioni che hanno portato la Sampdoria sul ciglio del baratro. Altro che “come gestione non puoi dirgli niente“, le scelte del Viperetta hanno contribuito per l’80% al dissesto economico attuale. Troppo facile scaricare la colpa sugli ultimi diciotto mesi di Marco Lanna e del suo board, che comunque non è esente da colpe.

Il primo errore fu l’ingaggio di Eusebio Di Francesco, un salasso al momento dell’accordo per chiudere il rapporto di lavoro con una buonuscita multimilionaria. Non fu un errore ingaggiare Claudio Ranieri, se non fosse che il tecnico – era chiaro – percepiva un ingaggio bel oltre le possibilità economiche della Sampdoria e necessitava di innesti di esperienza con prezzi e stipendi al di sopra del monte ingaggi. Chiuso un occhio per salvare il club, si è reiterato nell’anno successivo, senza poter contare sui trading di giocatori dato che le cessioni si sono limitate a Jankto e Linetty, con plusvalenze inesistenti o ridicole.

La serie degli errori continua con la scelta di Roberto D’Aversa, il mantenimento in organico di due direttori sportivi (Daniele Faggiano e Carlo Osti) e un calciomercato pensato più per sistemare le casse societarie che rinforzare la squadra. Da qui l’opera di progressivo smantellamento della rosa. L’esonero di D’Aversa è seguito dalla scelta economicamente disastrosa di prendere Marco Giampaolo (1.3 milioni di euro per liberarlo dal Torino) e riconfermarlo dopo la salvezza ottenuta per un soffio. A queste scelte sbagliate si aggiunge l’esonero tardivo del tecnico di Giulianova (che aveva profetizzato da debacle) dopo un mercato fallimentare pensato solo per liberarsi degli ingaggi più onerosi.

Ennesimo errore, fatto nel tentativo di trovare un tecnico che piacesse anche a Ferrero, la scelta di Dejan Stankovic. Gli allenatori a libro paga diventano tre (D’Aversa, Giampaolo e Stankovic) come tre diventano i direttori sportivi (Osti, Faggiano e Mattia Baldini). Un mercato di riparazione che ricalca la necessità di fare cassa e non rafforzare la rosa anche a costo di bruciare potenziali plusvalenze è la ciliegina sulla torta.

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