Dal Pino: «Covid-19 costato 600 milioni alla Serie A. Sui tifosi allo stadio...»
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Dal Pino: «Covid-19 costato 600 milioni alla Serie A. Sui tifosi allo stadio…»

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Paolo Dal Pino, presidente di Lega, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione della Serie A e all’ipotesi Superlega

Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Financial Times sui fondi per il campionato italiano e sull’ipotesi Superlega.

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COVID – «È stato un grande successo riuscire a ripartire con il campionato. La situazione è gravissima: da febbraio a dicembre la Serie A perderà 600 milioni, di cui 400 di ticketing e 200 di sponsor. Il Covid può essere una opportunità per cambiare modello di business della Lega, anche se è difficile renderlo moderno nella situazione in cui siamo, in un momento così duro. Con i fondi di private equity la discussione è iniziata prima della pandemia e siamo alla fase finale della trattativa».

DIRITTI – «La Serie A è conosciuta globalmente per i suoi top player, con tifosi in tutto il mondo, ma è dietro agli altri campionati dal punto di vista della commercializzazione dei diritti. Puntiamo ad essere una media company, investendo nel miglioramento dello spettacolo, con nuovi stadi, internazionalizzazione e innovazione tecnologica per creare e distribuire i nostri contenuti su tutte le piattaforme. Dobbiamo provare a raggiungere più tifosi attraverso altre piattaforme. La situazione è drammatica, la perdita di ticketing ha fatto perdere liquidità e ha avuto effetto sulle risorse dei club, dobbiamo spingere per una riapertura degli stadi a un numero definito di tifosi».

TIFOSI ALLO STADIO – «Situazione è drammatica, il ticketing è fondamentale per il cash flow dei club e i ricavi mancati stanno colpendo duramente le finanze dei club che erano già in una situazione difficile. Abbiamo spinto per riaprire gli stadi, eravamo riusciti ad avere 1.000 spettatori ma ora sono zero. Sappiamo che siamo in un momento difficile, ma non possiamo muoverci da soli come Serie A, anche a livello europeo serve un fronte comune, tutto il calcio deve mettersi insieme perché ci sono diverse azioni che si possono intraprendere».

SUPERLEGA – «Come ho detto, l’obiettivo strategico è creare una media company. Se la faremo con un partner, bisogna essere allineati su tutto. Ho parlato con alcuni amici e addetti ai lavori, mi hanno detto che si parla di Superlega dal 1999. Spero sia un sogno che continui ad essere tale fino al 2040. Come Serie A non accetteremo mai questa idea».

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